Una coppia di giovani è uscita dal ristorante dove aveva appena cenato, senza pagare il conto. Una vicenda che ricorda quanto successo pochi giorni fa in Albania. Quattro italiani sono scappati da un ristorante senza pagare il conto, di circa 80 euro. Una fuga immortalata in un video di sorveglianza, pubblicato alla stampa locale e diventato virale. La premier Meloni ha mandato qualcuno all’ambasciata perché pagasse il conto. Cos’è successo invece alla coppia? La reazione del proprietario è epica. (Continua dopo le foto)
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Avezzano, scappano senza pagare: il proprietario pubblica le loro foto
Quest’ennesimo episodio vergognoso è successo al “Sensei Sushi” di Avezzano. Due ragazzi scappano dai ristorante senza pagare, ma il proprietario ha deciso di non fargliela passare liscia e ha avuto un’idea interessante. L’uomo ha deciso di pubblicare su Facebook un post nel quale fa un avvertimento ai due ladruncoli. Insieme al messaggio, ha allegato le foto dei ragazzi, ripresi dalle telecamere di videosorveglianza del locale. (Continua dopo le foto)
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Il messaggio del proprietario ai ladruncoli
“AI RAGAZZI IN QUESTIONE VORREMMO DIRE: avete tempo stasera e domani per saldare il conto, VENERDI MATTINA CI VEDREMO COSTRETTI A SPORGERE REGOLARE DENUNCIA. Potete anche mettere un bigliettino sotto la porta in busta sigillata negli orari di chiusura dell’attività”, ha scritto il proprietario su Facebook. Il ristorante ha le immagini dei ragazzi e ha intenzione di mandare tutto alla polizia in caso non si presentino a saldare il conto. Tantissimi i commenti degli utenti, tutti d’accordo con il proprietario. “Senza parole, scappare senza pagare…l’assurdità totale e tutto per 89 euro. Ma stiamo scherzando. Che VERGOGNA!!! Io sprofonderei per la VERGOGNA”, ha scritto qualcuno. “Grande mancanza di rispetto…complimenti”, il commento di un altro utente. (Continua dopo le foto)
“Non sono 89,50 euro che avrebbero dovuto pagare a cambiare la situazione e le finanze delle nostre attività, ma per rispetto di chi è venuto a mangiare e ha regolarmente pagato e di chi lavora, persone con famiglie, scarichi di merce in orari assurdi, costi di gestione ormai alle stelle, bollette, tasse, persone con figli che tornano a casa a tarda ora”, hanno spiegato i titolari. Chissà se i ragazzi si presenteranno e faranno la cosa giusta.
