Personaggi TV. Dalle parole di Ghali pronunciate durante la finale del Festival di Sanremo, non ci saremmo mai aspettati tanto caos. Il cantante ha lanciato il messaggio “Stop al genocidio” innescando una serie di polemiche in Rai e fuori. Anche altri artisti hanno approfittato del palco dell’Ariston per lanciare messaggi di pace, ma il risultato ha portato solo ad altra violenza. Questa mattina davanti alla sede della Rai di Napoli, in viale Marconi, un gruppo di manifestanti è stato bloccato dalle autorità e presi a manganellate.
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Caso Ghali, scoppia una guerriglia davanti la sede Rai
Dopo le polemiche nate in seguito all’affermazione di Ghali al Festival, un gruppo di manifestanti si è ritrovata davanti alla sede della Rai di Napoli, in viale Marconi, per protestare. Alcuni ragazzi volevano affiggere uno striscione ma il tentativo è stato bloccato dalle forze dell’ordine. Ci sono stati spintoni e manganellate. Cinque poliziotti e cinque manifestanti sono rimasti feriti nel corso della guerriglia avvenuta dinanzi alla sede Rai durante la manifestazione contro l’informazione del servizio pubblico su Gaza indetta dopo le polemiche seguite all’esibizione di Ghali.
Dei cinque agenti coinvolti si apprende da fonti della questura, che due sono in servizio al Reparto Mobile mentre altri tre al locale commissariato di polizia. Delle persone coinvolte nello scontro, fortunatamente nesuno è in gravi condizioni. (continua dopo la foto)
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La denuncia degli attivisti
“Ancor prima che si potesse creare una delegazione per chiedere un’intervista il presidio è stato violentemente caricato, provocando diversi feriti. Ancora una volta pare che qualsiasi tipo di discordanza con la narrazione dominante che vede Israele come unica democrazia del Medio Oriente venga non solo censurata, come è successo a Ghali durante il festival di Sanremo, ma addirittura repressa violentemente con polizia e manganelli contro manifestanti pacifici. Tra l’altro un ultimo sondaggio dimostra che oltre l’80% degli italiani vogliono un immediato e permanente cessate il fuoco“, denunciano gli attivisti.
Anche alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione di Vigilanza Rai intervengono:”Le immagini che giungono da Napoli, dove all’esterno della sede Rai era stato organizzato un presidio a sostegno della causa palestinese, sono sconcertanti. Dalle prime ricostruzioni la risposta delle forze dell’ordine ai manifestanti appare del tutto sproporzionata. La misura è colma. C’è un clima irrespirabile di regime. Chiediamo a Piantedosi di assumersi la responsabilità di quanto è venuto a Napoli e di chiarire cosa abbia reso necessario una simile reazione“