Ennesimo incidente in autostrada, ennesima vita spezzata troppo presto. Un ragazzo di 22 anni è morto dopo che ha perso il controllo della sua auto e ha sbattuto violentemente prima contro il guard rail e poi contro un muro a margine della carreggiata. Ancora da chiarire le cause del sinistro.
Leggi anche: Bimbo di 4 anni resta chiuso in auto sotto al sole: poi il colpo di scena
Leggi anche: Maltempo, uomo muore travolto da un ramo spezzato per il vento
Terribile incidente in autostrada
Al chilometro 30, in un terribile incidente sull’autostrada A12 ha perso la vita un ragazzo di 22 anni. Gabriele Romiti, nato il 24 maggio 2002 a Tarquinia. Intorno alle 14 di ieri, sabato 3 agosto, il giovane stava tornando a casa da lavoro quando, per cause ancora da chiarire, ha perso il controllo della sua auto, una Fiat Punto, sbattendo violentemente prima sul guardrail e poi contro un muro a margine della carreggiata. Per il giovane non c’è stato nulla da fare. L’urto è stato talmente violento da strappare il motore della macchina che, con il forte calore, ha innescato l’incendio della sterpaglia adiacente l’autostrada Roma-Civitavecchia.
Inutile l’intervento dei sanitari che, una volta giunti sul posto hanno fatto il possibile, ma inutilmente. I Vigili del fuoco di Cerveteri con l’equipaggio della 26A hanno messo in sicurezza la zona circostante spegnendo immediatamente le fiamme generate dal motore della vettura, in seguito hanno fatto assistenza al personale sanitario del 118. Sul posto anche la Polizia Stradale per per ricostruire la dinamica dell’incidente, che sarebbe autonomo, e per gestire il traffico veicolare. (continua dopo la foto)
Leggi anche: Giallo in Italia, trovato cadavere nel fiume: scoperta da brividi sul corpo
La vittima
A perdere la vita è Gabriele Romiti, di soli 22 anni. Viveva a Civitavecchia e chi lo ha conosciuto lo ricorda come un bravo ragazzo. Si è diplomato nel 2021 ed era appassionato di sport, in particolare per l’atletica, condivisa con papà Giuseppe – militare della Guardia costiera con un passato anche alla Capitaneria di porto di Civitavecchia – e il fratello minore. La zona del litorale, da quello romano a Tarquinia e Montalto di Castro, è scossa e addolorata per una morte così tragica e prematura. La famiglia di Gabriele è molto apprezzata, conosciuta e stimata dalla comunità.