Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato in videoconferenza in collegamento con Montecitorio. Un discorso di 15 minuti con tanto di applausi e la standing ovation finale. Il presidente ha voluto descrivere la situazione che il suo paese sta vivendo e ringraziare per il sostegno del governo italiano. Poco dopo, Toni Capuozzo ha commentato ciò che ha detto e soprattutto ciò che non ha detto Zelensky.
Toni Capuozzo: cosa non ha detto Zelensky
“Gli assenti non si sono persi niente, quanto a storia”, ha scritto Toni Capuozzo sul suo profilo Facebook. Secondo il giornalista il discorso del presidente ucraino è stato “a tratti orgoglioso, ma più spesso dolente, di qualcuno che ti racconta la guerra dal basso, con i suo orrori, quelli inevitabili e quelli che nessuno fa nulla per evitare”. Capuozzo ha anche criticato la voglia del presidente di far sentire gli italiani più partecipi. Come un oratore esperto ha cercato di coinvolgere il pubblico. Lui l’ha fatto ma con “citazioni un po’ stranianti”, ha affermato il giornalista friulano.
Zelensky, infatti, ha paragonato Genova a Mariupol, città che si affaccia al mare nel mirino dei russi negli ultimi giorni. Capuozzo ha però ricordato che le distruzioni di Genova sono quelle fatte dagli alleati nel 1942. Mentre Kiev e Roma non hanno molto in comune, quasi nulla. “Mi è sembrato che il taglio “italiano” fosse nel tono del discorso, nel peso dato agli aiuti umanitari, all’accoglienza. E che ci fosse la cautela di non incolpare la Russia intera, e dunque un popolo (che agli italiani è caro per storia, musica, letteratura, cinema, e perfino per come i civili trattarono i nostri alpini mandati a invadere) ma un uomo, un uomo solo, innominato, dell’aggressione”, ha dichiarato Capuozzo.
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Toni Capuozzo sull’intervento di Mario Draghi
Il cronista di guerra ha poi analizzato l’intervento di Mario Draghi, arrivato subito dopo le dichiarazioni di Zelensky. “Si capiva che le guerre non sono la sua materia”, ha subito voluto sottolineare Capuozzo, accusandolo anche di aver rubato la scena al presidente ucraino. “È tornato se stesso solo quando ha detto che l’Ucraina deve entrare in Europa, ma in tempi lunghi, rispettando l’iter, non si salta la fila”.