Imane Khelif, la pugile algerina al centro delle polemiche per essere un’atleta intersex e iperandrogina, cioè una donna con una eccessiva produzione di ormoni maschili (androgeni), in particolare di testosterone, ha vinto la medaglia d’oro nei pesi welter femminili. Dopo il bullismo subito e la vittoria, Khelif si è lasciata andare ad un duro sfogo.
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Imane Khelif vince la medaglia d’oro
Imane Khelif ha vinto l’oro nella boxe, categoria -66kg femminili alle Olimpiadi 2024 di Parigi. La 25enne è andata in vantaggio dopo poco tempo, scavalcando la guardia mancina della rivale Liu Yang, 32enne. L’algerina ha battuto la pugile cinese 5:0, concludendo la migliore serie di combattimenti della sua carriera pugilistica. Alla fine del match le due avversarie si sono strette in un lungo abbraccio prima di scoprire il verdetto. È il primo oro di sempre per l’Algeria nel pugilato femminile, dopo quello maschile di Hocine Soltani ad Atlanta nel 1996.
La pugile algerina è stata al centro delle polemiche fin dall’inizio della sua competizione, perché il suo fisico presenterebbe delle variazioni delle caratteristiche del sesso e l’IBA – estromessa dal CIO per presunti problemi di corruzione – l’aveva esclusa dai mondiali di New Delhi del 2023. Nel primo incontro, l’italiana Angela Carini si era ritirata dopo 46 secondi. “Per otto anni questo è stato il mio sogno, e ora campionessa olimpica e ho vinto la medaglia d’oro“, ha detto Khelif ai giornalisti dopo la vittoria. Poi, già che c’era, si tolta qualche sassolino dalla scarpa.
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