L’aria che tira è un programma televisivo italiano, in onda su LA7 e condotto da Myrta Merlino. La nota conduttrice Tv è stata intervista da Libero Quotidiano e durante la lunga chiacchierata la donna si è lasciata completamente andare parlando dei più svariati temi di attualità. Tra le varie tematiche prese in esame si è parlato anche del problema legato alla presenza o meno dei virologi in Tv. Scopriamo insieme cosa ne pensa Myrta Merlino su tutta questa storia. (Continua a leggere dopo la foto)
Myrta Merlino, confessione inaspettata sul tema dei virologi in Tv
In questi giorni non si fa altro che parlare del tema legato alla presenza o meno dei virologi in Tv. È giusto o sbagliato parlare del Covid in televisione? Rispondere a questa domanda non è per niente semplice. In attesa che si trovi la tanto agognata risposta, durante una lunga intervista a Libero quotidiano, Myrta Merlino ha rilasciato una dichiarazione inaspettata. Alla riflessione “Mettiamo che silenzino davvero i medici. A quel punto dovresti pregare che qualcuno non silenzi anche i nostri politici, che per voi in tivù sono fonti inesauribili di castronerie”, la conduttrice di L’aria che tira ha semplicemente risposto: «Devo dare una triste notizia: di fatto è già così. In tivù sono i partiti che gestiscono le ospitate. Facciamo dei braccio di ferro tremendi per avere i politici che piacciono a noi. Credo che sia una deriva, i parlamentari stessi ormai hanno paura: “No, per carità, chiama prima l’ufficio stampa…”. Io sono per la totale libertà di parola e pensiero. Se straparlo e dico una cazzata è giusto che la gente lo sappia».
“Il virus in tivù ha stancato?”
La conduttrice Tv Myrta Merlino ha rilasciato una lunga intervista a Libero Quotidiano. Alla domanda “Quindi non è vero che il virus in tivù ha stancato…”, ha risposto: «Sono subissata di mail di genitori che chiedono informazioni sul vaccino per i figli, c’è un sacco di gente che vuole capire se deve fare o no la terza dose. Il Covid ci ha colto impreparati fin dall’inizio e continua a spiazzarci, la verità è questa, per cui tutti tendiamo ad aggrapparci alle parole degli esperti». Poi all’affermazione “Però spesso dicono cose opposte”, ha commentato così: «È così. L’altra mattina leggo un’intervista al professor Francesco Vaia, che stimo molto, poi viene in trasmissione Massimo Galli, altro che stimo, e mi dice che Vaia ha preso una cantonata pazzesca, allora a quel punto pensi “Oddio”, cominci a brancolare nel buio. Altro esempio: terza dose. L’immunologa Antonella Viola mi dice “assolutamente no, bisogna aspettare”, Andrea Crisanti afferma invece l’opposto. Io cerco di dare una bussola ai telespettatori, di offrire un servizio pubblico. Dopodiché non ti nego che a volte mi trovo in un labirinto, in mezzo a dispute incredibili».