
Un caso che ha tenuto in apprensione un’intera comunità e che, fortunatamente, si è concluso nel migliore dei modi. La ragazzina di 16 anni scomparsa il primo febbraio da Treviglio, in provincia di Bergamo, è stata finalmente ritrovata. Dopo oltre due mesi di ricerche e di silenzio, è stata rintracciata e affidata a un luogo sicuro. La notizia, diffusa nella giornata di venerdì 18 aprile, ha portato un sospiro di sollievo alla famiglia e a tutti coloro che si sono mobilitati per riportarla a casa. Ma dietro a questo ritrovamento si cela una storia complessa, fatta di fragilità, impegno collettivo e domande ancora aperte. (Continua a leggere dopo la foto…)
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Ragazza scomparsa da Treviglio: l’allontanamento improvviso
La giovane di sedici anni, affidata a una comunità per minori, si era allontanata senza portare con sé cellulare, documenti o denaro. Un gesto che ha immediatamente acceso l’allarme tra gli operatori della struttura e, soprattutto, tra i familiari. “Era già successo in passato – raccontano gli inquirenti – ma era sempre tornata dopo poco”. Questa volta, però, l’assenza si è protratta per oltre due mesi, un tempo lungo e angosciante, in cui ogni giorno senza notizie acuiva la paura. (Continua a leggere dopo la foto…)
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Bergamo, ritrovata la 16enne scomparsa
Il contesto non è secondario: vivere in comunità non è mai semplice, soprattutto per un’adolescente. Tuttavia, la decisione di sparire completamente dai radar ha sollevato interrogativi più profondi. Dove si trovava in tutto questo tempo? Chi l’ha aiutata? E soprattutto: perché è andata via?
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