
Nel mondo della moda italiana, si è spenta una luce brillante. Una giornalista straordinaria, conosciuta per il suo talento nel raccontare le sfilate e la sua capacità di instaurare rapporti di amicizia con i più famosi stilisti. Con uno sguardo affilato e un approccio originale, ha saputo narrare la moda con profondità e attualità, mantenendo sempre il suo spirito ironico e la sua sensibilità estetica.
Ricorderemo sempre i suoi look eccentrici, spesso completati da cappelli unici che la rendevano un’icona di stile. La sua cultura vasta e profonda si sposava con una leggerezza che le permetteva di descrivere la moda non solo come fenomeno, ma come una vera forma d’arte. Insieme alla sua amica Anna Piaggi, ha interpretato l’essenza dello stile, lasciando un segno indelebile nel giornalismo e tra gli appassionati del settore.

La sua carriera ebbe inizio nel 1958 con Max Mara, ma il suo ruolo di spicco nel giornalismo di moda si consolidò nel 1962 con il mensile Arianna di Mondadori. Insieme a Piaggi, ha dato nuova forma al giornalismo di moda, con un’attenzione ai cambiamenti sociali e una rara sensibilità per i trend emergenti.
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