
Conclave, scoppia il caso dopo la rivelazione del cardinale: “Cosa mangiavamo” – Il profumo non c’era. Il sapore, poco. E anche il gusto del mistero, dopo qualche giorno, aveva lasciato spazio a una fame concreta, tangibile, quella vera. I cardinali riuniti nel Conclave, chiusi nella clausura della Domus Sanctae Marthae, potevano anche affrontare con lo spirito il peso della scelta del nuovo Papa. Ma con lo stomaco? Quello, a quanto pare, borbottava. E non per questioni spirituali.

Conclave, scoppia il caso dopo la rivelazione del cardinale
Il cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York, non è uno che si tira indietro quando c’è da dire le cose come stanno. Così, appena uscito dalla clausura, con il microfono della CNN puntato contro, ha lanciato una battuta che dice più di mille comunicati vaticani: “Il cibo? Diciamo che è stato un buono, buonissimo stimolo per chiudere la questione”, ha detto ridendo.


“Un pasto incredibile… ma solo dopo”, il racconto di Joseph Tobin
Non è stato l’unico a parlare. Anche il cardinale Joseph Tobin, arcivescovo di Newark, ha raccontato la sua esperienza gastronomico-liturgica: “Alla fine del Conclave, ci hanno servito un pasto incredibile. Ma, guarda caso, solo alla fine”. Poi ha sorriso, come a voler svelare l’arcano: “Hanno aspettato che finissimo il lavoro.” Insomma, se non è stato un voto espresso a stomaco vuoto, poco ci manca.
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