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Garlasco, la rivelazione dell’amica delle sorelle Cappa

Garlasco, la rivelazione dell’amica delle sorelle Cappa – L’omicidio di Chiara Poggi è uno dei casi di cronaca nera più complessi e seguiti in Italia. La giovane è stata trovata morta il 13 agosto 2007 nella sua casa di Garlasco, in provincia di Pavia. Fu il fidanzato Alberto Stasi a scoprire il corpo in fondo alle scale della cantina, con gravi ferite al cranio. Dopo essere stato inizialmente considerato solo un testimone, Stasi è stato in seguito indagato, processato e, dopo varie assoluzioni, condannato a 16 anni di carcere nel 2015 tramite rito abbreviato.

Garlasco, la rivelazione dell’amica delle sorelle Cappa

Nonostante il tempo trascorso, il caso Poggi non è mai stato completamente dimenticato. L’inchiesta iniziale è stata caratterizzata da lacune investigative importanti, con errori nelle analisi scientifiche e mancate verifiche. Tra gli elementi più discussi ci sono le impronte sul pigiama della vittima, la cronologia degli eventi e l’assenza di tracce riconducibili a Stasi. Negli anni, il dibattito pubblico ha generato molte teorie alternative e testimoni mai ascoltati.

Testimonianza inedita: parla Alessia Villani

In questo contesto di incertezza, emerge la testimonianza di Alessia Villani, un’amica d’infanzia delle gemelle Cappa, cugine di Chiara. Villani ha rivelato nuovi dettagli in un’intervista a Quarta Repubblica su Rete4. La sua testimonianza è emersa dopo che è stato riportato alla luce un vecchio articolo de L’Unità, datato 22 agosto 2007, in cui lei veniva citata solo con le iniziali. “Il giorno dell’omicidio ho ricevuto un messaggio da parte di Stefania che mi metteva al corrente della morte della cugina e diceva di essere distrutta. Così l’ho chiamata qualche ora dopo e lei era molto giù. Mi ha detto di aver visto Chiara l’ultima volta alle 11. Sul momento non ci ho fatto molto caso, ma poi ho visto i telegiornali che spiegavano come quella fosse l’ora dell’omicidio. Sono sicura di quello che mi ha detto, ma magari si è soltanto confusa. Però è quello che mi ha detto. Se ho parlato con i carabinieri? No, non ci sono andata, anche perché loro hanno i tabulati e se vogliono mi cercheranno”, ha fatto saper la donna.

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