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Incidente in scuolabus, morta la maestra: la scoperta sull’autista

Incidente in scuolabus, morta la maestra: la scoperta sull’autista – La tragica vicenda che ha sconvolto la provincia di Como ha assunto contorni più definiti dopo gli ultimi sviluppi dell’inchiesta. La Procura di Como ha inoltrato richiesta di arresti domiciliari per l’autista coinvolto nell’incidente del 19 maggio lungo la Pedemontana, che ha provocato la morte di una docente e il ferimento di numerosi minori. Secondo quanto emerso dalle indagini, il conducente avrebbe utilizzato il cellulare durante la guida, elemento che sarebbe stato determinante nella dinamica dell’impatto.

Incidente in scuolabus, morta la maestra: la scoperta sull’autista

L’episodio si è verificato all’altezza di Lomazzo, quando uno scuolabus, con a bordo bambini delle scuole elementari di Cazzago Brabbia, stava facendo ritorno da una visita al Museo del cavallo giocattolo di Grandate. Il mezzo ha tamponato violentemente un camion, distruggendo tutta la parte anteriore del veicolo e provocando conseguenze gravissime per i passeggeri seduti nella zona anteriore. Le autorità giudiziarie hanno subito concentrato l’attenzione sull’ipotesi di distrazione alla guida. La conferma sarebbe arrivata da una perizia tecnica sul telefono dell’autista, Francesco Pagano, e dall’analisi delle immagini delle telecamere installate lungo il tratto autostradale. “Dalle prove raccolte”, affermano le fonti della Procura, “è emerso chiaramente che al momento dello schianto l’uomo aveva il telefono in mano”. La richiesta di misura cautelare, avanzata dai sostituti procuratori Massimo Astori e Simone Pizzotti e condivisa dal procuratore capo, è ora al vaglio della giudice Maria Elisabetta De Benedetto. Nel frattempo, l’autista, difeso dai legali Carola Balzarini e Davide Conforti, ha già fornito la propria versione dei fatti in sede di interrogatorio.

La vittima e il cordoglio della comunità

Nel tragico impatto ha perso la vita Domenica Russo, 43 anni, insegnante elementare originaria di Napoli e residente a Sesto Calende (Varese). La docente, nota come “Niki”, era molto stimata sia dagli alunni che dal personale scolastico e sedeva nei primi posti dello scuolabus al momento dell’incidente. L’impatto non le ha lasciato scampo, determinandone la morte istantanea. La notizia della sua scomparsa ha profondamente segnato la comunità scolastica di Cazzago Brabbia. Sono stati organizzati momenti di raccoglimento, cerimonie commemorative e messaggi di affetto da parte di colleghi, studenti e famiglie. In segno di rispetto e partecipazione al dolore, l’amministrazione comunale ha proclamato il lutto cittadino nei giorni successivi alla tragedia.

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