
La Juventus e tutto il mondo del calcio sono in lutto per la scomparsa di Salvatore, che è stato testimone silenzioso ma insostituibile delle vittorie e delle trasformazioni del calcio italiano, intrecciando la sua vita professionale con i destini della società bianconera e dei suoi protagonisti. La sua presenza discreta, sempre al seguito della Juventus in ogni trasferta, negli allenamenti e nei momenti più intensi delle competizioni, ha rappresentato un punto di riferimento per generazioni di giocatori, tecnici e tifosi. Dall’epoca dello stadio Comunale fino alle moderne notti europee dell’Allianz Stadium, la sua costanza ha incarnato la memoria visiva di mezzo secolo di calcio.
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Salvatore si è distinto per la capacità di immortalare non solo l’agonismo sportivo, ma anche le emozioni più vere che attraversano il campo e gli spalti. Ogni sua fotografia ha contribuito a creare un racconto visivo coerente, capace di connettere presente e passato, mantenendo viva la tradizione della Juventus attraverso immagini divenute patrimonio collettivo.
In oltre cinquanta anni di attività, il suo archivio si è trasformato in una vera e propria cronaca per immagini della storia bianconera, offrendo un punto di vista privilegiato e autentico sulle evoluzioni del club e del calcio italiano.
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