
Quella che doveva essere una serata di gioia e condivisione si è trasformata in un evento drammatico. In una villa privata a Bagheria, durante una festa di laurea, Simona Cinà, ventenne e promettente pallavolista di Capaci, ha perso la vita in circostanze che restano ancora da chiarire. L’atmosfera festosa, segnata da musica, sorrisi e brindisi, è stata improvvisamente interrotta dal ritrovamento del corpo della giovane sul fondo della piscina. I soccorsi sono intervenuti tempestivamente, ma ogni tentativo di rianimazione si è rivelato vano. Oggi è stata effettuata l’autopsia sul corpo della giovane morta in piscina a Bagheria. Cosa è emerso?
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La morte di Simona Cinà: una serata di festa finita in dramma
Simona era conosciuta come atleta disciplinata e determinata, dedita allo sport e alla sua squadra. La sua morte ha lasciato un vuoto profondo tra amici, parenti e compagni di squadra, alimentando il desiderio di comprendere appieno quanto accaduto quella notte. Nei giorni successivi, sono emersi numerosi interrogativi sulle cause del decesso. La famiglia Cinà, affranta dal dolore, ha subito richiesto chiarezza, chiedendo che venissero accertate tutte le responsabilità. Nel frattempo, gli inquirenti hanno avviato accertamenti approfonditi, sequestrando numerosi oggetti presenti alla festa e ascoltando le testimonianze dei partecipanti.

La posizione della famiglia Cinà e l’attesa della verità
La famiglia di Simona, ancora sconvolta dalla perdita improvvisa, ha escluso con fermezza qualsiasi fragilità fisica della giovane. «Era seguita regolarmente dai medici sportivi, non aveva mai avuto problemi di salute», hanno dichiarato i genitori e il fratello Gabriele Cinà, sottolineando la totale assenza di condizioni preesistenti che potessero spiegare la tragedia.
I legali della famiglia, Gabriele Giambrone e Davide Carnese, hanno annunciato la loro intenzione di seguire da vicino ogni sviluppo delle indagini, avvalendosi anche della consulenza di un esperto di parte. La loro priorità è ottenere chiarezza sulle cause che hanno portato alla morte di Simona e accertare eventuali responsabilità, anche in relazione all’organizzazione della festa e alla gestione della sicurezza.
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