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Francesca Pascale, la rivelazione su Silvio Berlusconi: “Per me non è morto”

Personaggi tv. “Per me non è morto”. Francesca Pascale, la rivelazione su Silvio Berlusconi – Ci sono persone che, anche dopo la loro scomparsa, sembrano restare sospese tra la memoria e la realtà. Per chi le ha amate, la mente gioca strani scherzi: ti aspetti di rivederle da un momento all’altro, come se nulla fosse accaduto. È la sensazione che prova ancora oggi Francesca Pascale, pensando al suo ex Silvio Berlusconi, due anni dopo la sua morte. Parole le sue che stanno facendo parecchio rumore.

Francesca Pascale, la rivelazione su Silvio Berlusconi: “Per me non è morto”

Il Cavaliere si è spento il 12 giugno 2023, all’età di 89 anni, a causa di complicazioni legate a una leucemia mielomonocitica cronica, una rara forma di tumore del sangue. Il suo nome e la sua figura continuano a vivere nel cuore di molti italiani e, in modo speciale, di chi gli è stato vicino per anni. Francesca Pascale, compagna di Berlusconi per oltre un decennio, non ha mai smesso di celebrarne la memoria, tra ricordi pubblici e parole di affetto. «Per me Berlusconi da un momento all’altro ritorna. Questa è una cosa che non può esistere in una persona sana», racconta. Le fa eco la conduttrice del podcast Un altro pianeta: «Non riesci a fare realmente un’elaborazione del lutto, a convincerti che sia morto».

Il mancato addio a Silvio Berlusconi

C’è però un punto che per Pascale resta il più doloroso: «Credo che questo sia dovuto al fatto che non l’ho salutato, non mi è stato permesso. Domandi il perché. Non lo so. Cosa ho fatto non lo so, se non il fatto di aver rotto degli schemi, degli equilibri che non vanno assolutamente toccati in quei contesti. Perché poi finisci nelle condizioni in cui rompi e paghi un prezzo altissimo». Sapeva della malattia, ma non immaginava fosse così grave: «Non avevo proprio la piena gravità della situazione». Alla domanda se provi rabbia per non aver potuto dirgli addio, Pascale risponde senza esitazioni: «Da morire, perché indipendentemente dalle cose che fai nella vita, che siano giuste o sbagliate, è stato eccessivo».

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