
Allarme botulino, sequestrati altri alimenti: la terribile scoperta – In una tranquilla giornata d’estate, tra le vie affollate di un borgo sul mare, un semplice panino ha segnato l’inizio di una delle emergenze alimentari più gravi degli ultimi anni in Calabria. Da quella bancarella ambulante, dove turisti e residenti si fermavano per uno spuntino veloce, è partita una catena di eventi che ha portato due persone alla morte e decine in ospedale. Oggi, la situazione è ancora in evoluzione e il bilancio dei ricoveri continua a crescere.

Allarme botulino, sequestrati altri alimenti: la terribile scoperta
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il numero delle persone ricoverate per intossicazione da botulino è salito a 15. Di queste, cinque si trovano in terapia intensiva, mentre tre sono ricoverate nei reparti di pediatria. Un quadro che preoccupa le autorità sanitarie, impegnate a monitorare costantemente l’evoluzione clinica dei pazienti e a prevenire nuovi casi.

L’inchiesta della Procura di Paola
Parallelamente all’emergenza sanitaria, si allarga anche il fronte giudiziario. La Procura di Paola ha iscritto nel registro degli indagati dieci persone:
- sei medici,
- il commerciante ambulante di Diamante (Cosenza) che avrebbe venduto i panini contaminati,
- tre responsabili delle ditte produttrici dei friarielli utilizzati come ingrediente.
Le ipotesi di reato sono pesanti: omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive. L’obiettivo è chiarire l’intera filiera di responsabilità, dal punto vendita fino alla produzione e alla manipolazione degli alimenti.

Il ritiro dei prodotti dal mercato
Come misura precauzionale, due marchi di ortaggi sono stati ritirati dal mercato. Il Ministero della Salute ha già pubblicato sul proprio sito ufficiale i richiami, invitando i consumatori a non utilizzare i prodotti segnalati. Si tratta di un provvedimento urgente per ridurre al minimo il rischio di nuove intossicazioni. Secondo le analisi condotte dall’Istituto Superiore di Sanità, all’origine dell’intossicazione non ci sarebbe un solo alimento, ma una combinazione di più cibi contaminati. Questa scoperta complica ulteriormente le indagini, aprendo nuovi scenari sulle modalità di preparazione dei panini e sulle possibili negligenze.
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