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“Tra i più importanti di tutti”: addio al famosissimo uomo d’affari

Maurice Tempelsman

La notizia è appena stata diffusa e ha sollevato un’ondata di cordoglio oltre ad attenzione e curiosità. Con lui, figura storica che ha attraversato e toccato diversi ambienti, imponendosi con forza per la sua visione e per i suoi contatti, se ne va un pezzo di storia. Noto tanto per i suoi successi commerciali in un’epoca in cui il sogno americano era sulla bocca di tutti, incarnava l’emblema del businessman con un passato complesso in Europa, un uomo spinto lontano da casa ma capace di prendere in mano la propria vita, arrivando ben oltre ciò che si poteva immaginare.

Ha navigato nella politica e intuito i cambiamenti del mondo, sapendo sfruttarli a suo vantaggio e, spesso, a vantaggio dei suoi partner. Il suo destino si intrecciò poi con una delle figure più di spicco legate alla politica americana, segnando un capitolo importante della sua vita pubblica. Naturalmente, come spesso accade a chi scala posizioni elevate, non sono mancate le controversie.

Maurice Tempelsman

Addio al grande uomo d’affari che ha segnato un epoca

Un uomo d’affari che ha attraversato decenni di storia politica, economica e sociale, lasciando un’impronta profonda e controversa. Scomparso a 95 anni a Manhattan a causa di complicazioni dovute a una caduta, è stato una figura capace di destare tanto ammirazione quanto critiche. Dai salotti di New York alle corti dei dittatori africani, dalle stanze della Casa Bianca ai vertici dell’industria dei diamanti, la sua vita si è intrecciata con eventi e personaggi che hanno segnato la storia del XX secolo.

Il magnate dei diamanti

Nato ad Anversa nel 1929 in una famiglia ebrea ortodossa legata al commercio dei diamanti, emigrò negli Stati Uniti durante l’invasione nazista del Belgio. Negli anni successivi costruì un impero nel settore dei diamanti, diventando il principale importatore negli Stati Uniti tramite la sua azienda, Lazare Kaplan International. La società aveva investimenti in quasi tutte le principali miniere africane ed operava anche nel settore del rame e del cobalto. La sua influenza nel mercato lo rese una figura centrale, spesso al centro di dibattiti sull’etica e la trasparenza del commercio dei diamanti.

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