
Il caso della morte di Liliana Resinovich si arricchisce di nuovi elementi mentre le indagini proseguono a quasi quattro anni dal tragico ritrovamento. Recentemente, il dipartimento di medicina legale del Policlinico di Ancona ha annunciato l’avvio di nuovi esami su diversi reperti, con l’obiettivo di fare luce sulle circostanze che hanno portato alla scomparsa della donna. Gli inquirenti confidano che queste analisi possano offrire risultati definitivi e contribuire a chiarire la dinamica degli eventi. Il fratello di Liliana ha detto la sua sui recenti sviluppi e sulle azioni intraprese dalla difesa di Visintin, marito della 63enne oggi unico indagato per la sua morte.

Caso Resinovich, a breve le nuove indagini
Le nuove indagini partiranno ufficialmente l’8 settembre, data in cui gli specialisti esamineranno i reperti raccolti durante le prime fasi investigative. In particolare, si procederà con accertamenti di natura genetica, merceologica e dattiloscopica. Tra i materiali oggetto di analisi figurano alcune lame, fili di tessuto riconducibili a un maglione appartenuto al marito Sebastiano Visintin e un guanto ritrovato nei pressi della scena. La procuratrice capo di Trieste, Patrizia Castaldini, ha raccomandato cautela, evidenziando la necessità di attendere l’esito dei nuovi approfondimenti prima di avanzare ipotesi definitive.

Parla il fratello di Liliana
Il fratello della vittima, Sergio Resinovich, ha accolto con favore la ripresa delle indagini, pur mantenendo un atteggiamento discreto sui dettagli degli accertamenti in corso. Da parte sua, la famiglia spera che gli sviluppi possano finalmente fornire risposte certe e mettere fine a un angosciante periodo di incertezza. Gli investigatori, intanto, continuano a vagliare ogni pista utile alla risoluzione del caso.
L’attenzione resta alta anche sui possibili sviluppi legati agli oggetti rinvenuti: le perizie tecniche sugli strumenti taglienti e sui materiali tessili potranno fornire elementi preziosi per la ricostruzione dei fatti. Gli esperti del settore sono chiamati a valutare la compatibilità di questi elementi con la versione degli eventi proposta dalle parti coinvolte. L’esito delle analisi potrebbe rivelarsi determinante sia per confermare quanto già emerso, sia per aprire nuove prospettive investigative.
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