
L’atmosfera nella Camera dei Deputati si è fatta tesa già prima dello scrutinio conclusivo. Sussurri, gesti discreti e scambi di sguardi tra i parlamentari lasciavano presagire che la giornata non avrebbe seguito la routine consueta. Il verdetto del tabellone elettronico, appena apparso, ha sciolto la tensione in un applauso intenso che ha coinvolto tanto i banchi della maggioranza quanto quelli del governo. Con la terza approvazione è stata sancita la riforma della giustizia, una misura che si prefigge di cambiare profondamente l’assetto del sistema giudiziario nazionale.
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Camera, tensione e reazioni dopo la votazione della riforma Nordio
La soddisfazione di alcuni deputati si è alternata all’inquietudine di altri, mentre gli occhi di molti restavano fissi sui numeri: 243 voti a favore e 109 contrari. Un risultato che, oltre a segnare una vittoria parlamentare, invia un messaggio politico forte al Paese. Tuttavia, la situazione è rapidamente degenerata: appena concluso lo spoglio, si sono levate urla e si sono verificati movimenti concitati, con vari deputati che hanno abbandonato i loro scranni per dirigersi al centro dell’aula.

Caos in aula tra i deputati: momenti di tensione
Secondo fonti parlamentari, la tensione si è accentuata dopo l’intervento della capogruppo del Partito Democratico Chiara Braga, che ha criticato il comportamento dei membri del governo durante l’applauso, provocando una reazione immediata da parte dell’opposizione. Alcuni esponenti, tra cui Leonardo Donno (M5S), si sono avvicinati al centro dell’emiciclo, costringendo il presidente di turno Sergio Costa a sospendere temporaneamente la seduta. Le immagini e i video diffusi sui social hanno rapidamente amplificato il clamore mediatico delineando l’atmosfera che si è venuta a creare in Aula.
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