
News Tv. Corrado Formigli ha scelto di aprire la nuova puntata di Piazzapulita (La7) con una durissima lettera aperta rivolta alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo le parole della premier scritte in occasione dei 5 anni del quotidiano Domani. Un incipit infuocato che ha subito acceso il dibattito politico e mediatico.
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La replica a Meloni sull’informazione “che piace”
“Giorgia Meloni – ha esordito Formigli – ha tratteggiato in una lettera a Domani l’informazione che le piace. Innanzitutto la presidente del Consiglio vorrebbe editori privi di conflitti di interesse. Pare quindi di capire che non piaccia per niente alla nostra Meloni l’editoria di destra che la sostiene a spron battuto. Libero, Il Tempo e Il Giornale, per fare tre esempi, sono tutti in mano a un unico editore, Angelucci, che è editore, deputato della destra e padrone di molte cliniche. Direi che è proprio un prototipo umano di conflitto di interesse semovente”.
Un attacco frontale che ha toccato il cuore della polemica: il rapporto tra politica ed editoria e il tema delicato della libertà di stampa.

Informazione o propaganda?
Nel suo monologo, il conduttore di La7 ha posto un interrogativo cruciale: “Chi è che stabilisce cosa sia informare e che cosa sia propaganda politica? Dovrebbero essere i lettori dei giornali e i telespettatori a valutare cosa è propaganda politica e cosa è informazione? Oppure lei pensa che tocca ai partiti dare le patenti ai giornalisti?”.
Formigli ha poi ricordato che la premier non si presenta da oltre 250 giorni a una conferenza stampa aperta, sottolineando come questa scelta contrasti con il richiamo di Meloni a un giornalismo libero e informativo.
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