
Maltempo, strade come fiumi e auto sommerse: “Rimanete a casa” – La mattinata di martedì 23 settembre si è aperta con un quadro drammatico in diverse regioni italiane. Piogge torrenziali, fulmini e improvvise esondazioni hanno trasformato strade e piazze in fiumi d’acqua e fango. Dall’isola d’Ischia alla Lombardia, passando per Liguria, Toscana e Piemonte, il maltempo ha messo a dura prova cittadini e istituzioni, con evacuazioni, blackout, auto sommerse e decine di richieste di soccorso ai vigili del fuoco.

Maltempo, strade come fiumi e auto sommerse: “Rimanete a casa”
L’isola verde è stata tra le aree più colpite. A Ischia Porto, l’asilo Marconi è stato evacuato dopo che l’acqua aveva iniziato a infiltrarsi copiosamente dal tetto. Nel comune di Forio, due auto dei Carabinieri in sosta sono state quasi sommerse, mentre i soccorsi tentavano di recuperarle. Non va meglio negli altri comuni isolani: a Barano e Casamicciola si registrano allagamenti e smottamenti, con colate di fango soprattutto nelle zone già devastate dall’alluvione del 2022. A Lacco Ameno, il corso principale è stato completamente allagato, mentre un fulmine ha colpito un’abitazione a Forio, fortunatamente senza provocare conseguenze gravi.
Il Comune di Forio ha invitato i cittadini a restare in casa, limitando al minimo gli spostamenti: «Si raccomanda vivamente di non uscire se non per motivi strettamente necessari», si legge nell’avviso ufficiale.

Lombardia, tra esondazioni e metro chiusa
La Lombardia continua a fare i conti con gli effetti della pioggia caduta copiosamente fin da lunedì. A Milano, l’esondazione del torrente Seveso ha allagato per nove ore i quartieri Niguarda e Isola. Le vasche di contenimento hanno retto in parte, ma non sono riuscite a trattenere l’enorme quantità d’acqua caduta: tra 110 e 210 millimetri a seconda delle zone. La stazione Zara della linea M3 della metropolitana, chiusa per allagamenti, è stata riaperta solo a metà mattinata. Nel frattempo, oltre 50 mezzi della Protezione civile hanno lavorato durante la notte per ripulire strade, binari del tram e accessi alle scuole. A Como, la situazione non è meno grave. I vigili del fuoco hanno superato gli 800 interventi dall’inizio dell’emergenza: motopompe e idrovore sono state utilizzate per svuotare scantinati e garage, mentre i gruppi operativi speciali hanno rimosso fango e detriti nei pressi della stazione. Le richieste di aiuto arrivano soprattutto da Meda, Cabiate, Limbiate e Bovisio Masciago.
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