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Ucraina, la decisione che cambia tutto sul fronte: ora Putin trema davvero

Missile Tomahawk su sfondo ucraino

Il governo ucraino è in attesa dell’autorizzazione per l’acquisto dei missili Tomahawk dagli Stati Uniti. Sebbene Donald Trump si sia dichiarato propenso alla concessione, la decisione ufficiale non è ancora stata comunicata. In un contesto di incertezza politica a Washington, Kiev ritiene che il possesso di questa tecnologia potrebbe offrire un vantaggio strategico significativo.

Lancio di un missile Tomahawk da una postazione costiera

Caratteristiche e impiego dei missili Tomahawk

I Tomahawk sono missili da crociera sviluppati negli Stati Uniti, progettati per colpire obiettivi terrestri a partire da piattaforme navali o sottomarine. Con una gittata tra 700 e 1500 miglia, superano di gran lunga i sistemi come gli Atacms, la cui portata è limitata a 190 miglia. La capacità dei Tomahawk di volare a bassa quota li rende difficili da intercettare dai radar nemici.

Questi armamenti sono stati già utilizzati in numerosi teatri di guerra, dalla Guerra del Golfo all’Iraq, passando per la Siria e le operazioni contro i cartelli della droga nei Caraibi. Diversamente dai sistemi Patriot, spesso considerati risorse limitate, i Tomahawk sono disponibili in quantità tali da non compromettere le riserve strategiche statunitensi.

Presidente Zelensky durante una conferenza stampa

Valenza politica e simbolica della richiesta

Fonti citate dal Telegraph e Axios, con conferme anche presso il Corriere, riportano che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato formalmente la richiesta dei Tomahawk durante un incontro riservato con Trump. Si tratta di una mossa che non era stata autorizzata neanche dall’amministrazione Biden, frenata dalle possibili reazioni della Russia.

Gli esperti sottolineano che l’introduzione dei Tomahawk non determinerebbe un cambiamento sostanziale nell’andamento del conflitto, come avvenuto in passato con altri sistemi d’arma. Piuttosto, l’effetto sarebbe prevalentemente politico, incrementando la pressione su Mosca e favorendo eventuali negoziati. Zelensky ha ribadito che “basterebbe l’acquisto a inviare un messaggio chiaro al Cremlino, anche senza schierare immediatamente i missili”.

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