
Enorme masso fa sviare il treno e piomba tra le auto sulla stradale – Era un pomeriggio qualunque di fine settembre, con il cielo ancora segnato dalle piogge dei giorni precedenti. Chi viaggiava lungo la statale 36 “Del Lago di Como e dello Spluga” o a bordo dei convogli diretti verso la Valtellina non poteva immaginare che, di lì a poco, la routine domenicale sarebbe stata interrotta da un evento capace di seminare paura.
Un enorme masso si è staccato dal pendio montano ed è precipitato con violenza, colpendo prima la ferrovia e poi la strada statale. Un attimo di silenzio, poi il boato che ha fatto pensare al peggio.

Enorme masso fa sviare il treno e piomba tra le auto sulla stradale
Il destino ha voluto che in quel momento nessuna automobile stesse transitando sul tratto interessato: altrimenti il bilancio sarebbe stato ben più grave. Ma la paura non si è fermata lì, perché pochi istanti dopo è arrivato un treno carico di passeggeri. Il convoglio Trenord 2824, partito da Milano Centrale alle 12:20 e diretto a Tirano, stava percorrendo il tratto fra Lecco e Abbadia Lariana quando ha trovato la sua corsa improvvisamente sbarrata da blocchi di roccia piombati sui binari. Il macchinista, resosi conto della situazione, ha immediatamente azionato il freno di emergenza. La sua prontezza ha evitato il peggio, ma non è bastata a impedire l’urto: il treno ha colpito i massi, con conseguente svio del primo carrello della carrozza di testa. La scena ha fatto temere il peggio ai viaggiatori: un sobbalzo improvviso, il rumore delle pietre schiacciate dal convoglio, l’incertezza di un possibile ribaltamento. Fortunatamente, la stabilità del mezzo e l’intervento tempestivo hanno contenuto i danni.

I soccorsi e l’evacuazione dei passeggeri
Subito dopo l’impatto, il personale di bordo ha dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, insieme alle forze dell’ordine e ai tecnici ferroviari. I passeggeri, comprensibilmente scossi, sono stati fatti scendere in sicurezza e evacuati senza gravi conseguenze. Nessuno ha riportato ferite serie: un dettaglio che rende chiaro quanto l’incidente abbia rischiato di trasformarsi in un dramma. La paura, però, è stata tanta, soprattutto tra le famiglie e i pendolari che si trovavano a bordo. L’evacuazione si è svolta in tempi rapidi, con la zona messa in sicurezza e le prime verifiche sulla stabilità del costone da cui si era staccato il masso. Secondo le prime ricostruzioni, la caduta del blocco di roccia sarebbe legata al maltempo dei giorni scorsi, che ha reso instabili alcune porzioni della parete montana. Non è la prima volta che la statale 36, arteria fondamentale per i collegamenti fra Milano, Lecco e la Valtellina, viene interrotta da episodi simili.
Il tratto interessato non solo è un punto nevralgico per i pendolari e per i collegamenti turistici, ma avrà un ruolo strategico anche in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, quando migliaia di visitatori percorreranno proprio quelle strade. Al momento, la linea ferroviaria rimane interrotta, in attesa delle complesse operazioni di disgaggio della parete montana, necessarie per rimuovere le porzioni di roccia ancora instabili. Anche il traffico stradale è stato pesantemente condizionato: la statale 36 è percorribile soltanto a una corsia in direzione nord, con inevitabili rallentamenti e code. Le autorità locali hanno già avviato un piano di emergenza per gestire la viabilità e limitare i disagi, ma resta la preoccupazione per la sicurezza futura del tratto.
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