
La notte tra l’1 e il 2 ottobre è stata segnata da una vera e propria ondata di proteste pro-Palestina in tutta Italia. Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza dopo l’abbordaggio delle imbarcazioni della Flotilla da parte di Israele, dando vita a cortei, occupazioni ferroviarie e blocchi simbolici negli snodi principali del Paese. Da Roma a Milano, da Napoli a Torino, da Firenze a Bologna, fino a Genova e Palermo, le città hanno vissuto ore di tensione, con stazioni ferroviarie paralizzate, porti bloccati e scontri con le forze dell’ordine. Una sorta di “prova generale” in vista dello sciopero generale indetto per venerdì da Cgil e Fiom, che rischia di congelare il Paese.
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Roma: corteo da Termini al centro storico
Nella Capitale, oltre 10 mila manifestanti si sono radunati in Piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini, per dirigersi verso il centro storico. Obiettivo: raggiungere Largo Chigi. Il corteo è stato fermato una prima volta dalle forze dell’ordine a Piazza Barberini, ma successivamente è riuscito ad arrivare fino a Piazza San Silvestro, tra cori, fumogeni colorati e striscioni con la scritta “Palestina – blocchiamo tutto”.
La situazione è degenerata quando un gruppo di manifestanti ha tentato di forzare nuovamente l’accesso a San Silvestro, lanciando oggetti contro gli agenti schierati. La polizia ha contenuto la folla e i manifestanti sono poi rientrati verso Termini, dove gli ingressi della stazione sono stati chiusi al pubblico, consentendo l’accesso solo ai passeggeri muniti di biglietto.

Milano, Napoli e Torino: binari occupati e guerriglia urbana
Il copione si è ripetuto a Milano, dove i binari della stazione Cadorna sono stati occupati da centinaia di attivisti. Scene simili a Torino Porta Nuova e a Napoli Centrale, dove gli antagonisti hanno invaso le banchine causando forti ritardi e cancellazioni. Nel capoluogo lombardo, la tensione ha ricordato le immagini già viste durante l’assalto alla stazione centrale del 22 settembre, con scontri e guerriglia urbana.
A Pisa, Livorno, Novara e Siena piccoli gruppi hanno improvvisato sit-in sui binari, mentre a Firenze il presidio ha paralizzato per ore il traffico nel centro storico. In tutte le città, la parola d’ordine era una sola: bloccare tutto per denunciare l’intervento israeliano contro la Flotilla.
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