
Il caso di Garlasco continua a regalare tensioni e colpi di scena. Questa volta al centro dell’attenzione c’è Armando Palmegiani, genetista appena nominato consulente di Andrea Sempio. Il suo ingresso avrebbe dovuto rafforzare la linea difensiva, ma l’inizio è stato tutt’altro che sereno. Già nelle prime ore, infatti, si è trovato a dover chiarire una sua vecchia dichiarazione che rischia di minare il rapporto con il legale di Sempio, Massimo Lovati.
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La dichiarazione che riapre le polemiche
Lo scorso giugno, in una diretta social, Palmegiani aveva affermato di essere «convinto che quel Dna sotto le unghie di Chiara Poggi fosse di Andrea Sempio». Una frase pesante, che non poteva passare inosservata. Lovati, che a quanto pare non era a conoscenza di questa uscita, ha reagito con fermezza: «Dovrà chiarire la sua posizione. Non capisco perché abbia accettato l’incarico se pensa una cosa del genere». Parole che suonano come un avvertimento e che aprono la strada a un faccia a faccia dai toni durissimi.
Palmegiani prova a correggere il tiro
Il genetista, resosi conto della bufera sollevata, ha cercato di precisare meglio le sue parole: «Il mio era un discorso dubitativo. Se il Dna fosse davvero di Sempio, sarebbe una quantità minima, frutto di inquinamento». Una rettifica che non sembra però aver convinto pienamente il legale. Per Lovati, infatti, la questione delle unghie resta un punto cruciale e non ammette ambiguità: «Palmegiani deve assolutamente dichiarare che ha cambiato idea e che non pensa quello che ha detto a giugno».
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