
Ilaria Salis, decisione arrivata: l’annuncio bomba – L’Europarlamento ha concesso l’immunità parlamentare a Ilaria Salis, eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra, al termine di una votazione avvenuta in sessione plenaria a Strasburgo. La decisione, maturata con 306 voti favorevoli, 305 contrari e 17 astenuti, è stata determinata da un solo voto di scarto, sottolineando la forte divisione che ha caratterizzato il dibattito tra i gruppi politici europei.

Ilaria Salis, decisione arrivata: l’annuncio bomba
L’esito è stato reso possibile da uno scrutinio segreto, come previsto dal regolamento interno dell’assemblea, che ha visto la partecipazione di 628 eurodeputati. Subito dopo la proclamazione, numerosi colleghi hanno espresso vicinanza a Salis con gesti simbolici: baci, abbracci e un mazzo di fiori hanno testimoniato la solidarietà politica nei suoi confronti. L’atmosfera in aula era carica di tensione e attesa, complice una discussione che si è protratta per giorni tra commissioni e gruppi. La questione dell’immunità ha sollevato interrogativi rilevanti anche sul ruolo e le prerogative dei rappresentanti eletti nel Parlamento europeo, alimentando il confronto su temi come la protezione dei diritti e il rispetto delle procedure giudiziarie internazionali.
La vicenda di Ilaria Salis si inserisce in un contesto politico complesso, dove il valore della rappresentanza democratica e la tutela delle garanzie istituzionali sono stati al centro del confronto tra Strasburgo e Budapest. L’esito del voto sancisce, almeno per il momento, una posizione netta dell’Eurocamera in materia di immunità e autonomia parlamentare.

Il precedente della commissione Affari giuridici
La commissione Affari giuridici (JURI) aveva già espresso una preferenza risicata nei giorni precedenti, con 13 voti a favore e 12 contrari, suggerendo il mantenimento dell’immunità per Salis. Questa posizione è stata poi confermata dal voto della plenaria, sostenuto principalmente dalle forze del centrosinistra europeo, che hanno ribadito la necessità di salvaguardare la dignità e i diritti degli eurodeputati. La partecipazione compatta dei gruppi progressisti ha avuto un ruolo decisivo nell’esito finale. Alcuni osservatori hanno sottolineato come il clima in aula fosse teso, con dichiarazioni accese anche da parte delle opposizioni, che hanno contestato la modalità di voto segreto e messo in discussione la trasparenza dell’intero procedimento.
Il caso ha assunto rilievo internazionale, coinvolgendo attori istituzionali e mediatici, e sollevando un dibattito più ampio sul rapporto tra giurisdizione nazionale e prerogative europee. La storia personale di Ilaria Salis, unita alla sua attività politica, ha contribuito a rendere la questione un vero e proprio caso politico e mediatico. La decisione del Parlamento europeo rappresenta una tappa importante nel percorso giudiziario che vede coinvolta Salis, il cui status di eurodeputata ora la pone sotto la protezione dell’immunità parlamentare riconosciuta dall’Eurocamera.
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