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Ilaria Salis, è scandalo dopo il voto: scambio di accuse a destra

Ilaria Salis a Strasburgo dopo la conferma dell'immunità parlamentare

Con un solo voto di scarto, l’Europarlamento ha confermato l’immunità di Ilaria Salis, eurodeputata di Alleanza Verdi Sinistra, in una seduta decisiva svoltasi a Strasburgo. L’esito ha scatenato applausi e una reazione di sollievo visibile: Salis ha accolto la notizia con il pugno chiuso alzato, simbolo di una battaglia che dura da mesi. Dopo settimane caratterizzate da tensione politica e diplomatica, la decisione pone fine al rischio di un suo ritorno nelle carceri magiare. «Ero incredula – racconta –. Ho avuto paura di tornare da Orbán. Ora mi sento davvero libera».

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Il caso di Ilaria Salis

La vicenda di Ilaria Salis ha avuto risonanza non solo in Italia, ma anche a livello europeo. Le accuse originate dall’Ungheria riguardano episodi legati a manifestazioni antifasciste, con l’eurodeputata che si è sempre dichiarata estranea a ogni intento violento, sostenendo la natura politica delle contestazioni a suo carico. La sua vicenda è diventata emblematica della difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali nell’Unione Europea.

Numerose organizzazioni internazionali e figure istituzionali hanno espresso solidarietà a Salis, sottolineando come la tutela dell’immunità parlamentare rappresenti una garanzia per tutti i rappresentanti eletti e, di riflesso, per la democrazia europea. Anche rappresentanti di altri gruppi politici hanno evidenziato la necessità di garantire processi imparziali e il rispetto dello Stato di diritto, richiamando i principi fondanti dell’Unione.

Ilaria Salis, cosa ha detto dopo il voto

L’esito del voto ha rafforzato il dibattito sul ruolo dell’Europarlamento nella protezione dei suoi membri, soprattutto nei casi in cui vi sia il sospetto di persecuzioni motivate da ragioni politiche. Il caso Salis potrebbe costituire un precedente importante per il futuro, influenzando le scelte di altri parlamentari e la gestione delle richieste di revoca dell’immunità provenienti da Stati membri.

Dopo aver superato questa fase delicata, Salis guarda ora avanti con determinazione. «La detenzione mi ha cambiata. Sono diventata più forte. Quando vedi calpestati i diritti umani, non puoi voltarti dall’altra parte». Per celebrare la decisione, l’eurodeputata ha annunciato una serata di festa a Strasburgo insieme a collaboratori e amici: «Offro io. È il giorno in cui mi sento davvero libera».

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