Orrore pro-Pal contro la figlia di Giorgia Meloni: la frase shock – Non è più solo una questione di politica o di piazze. Stavolta l’odio ha varcato ogni limite, trasformandosi in minaccia personale, e persino familiare. A Milano, tra le vie dove si moltiplicano i cortei e gli slogan sul conflitto in Medio Oriente, sono comparsi manifesti che hanno lasciato tutti senza parole. Frasi e immagini violente, che nulla hanno a che vedere con la libertà di manifestare.
Orrore pro-Pal contro la figlia di Giorgia Meloni: la frase shock
Tra i cartelli appesi, uno in particolare ha scioccato l’opinione pubblica: una scritta rossa, tracciata in stampatello, recita “Cara Giorgia, anche tua figlia pagherà le tue scelte”. Una minaccia diretta, odiosa, che sposta il bersaglio dalla politica alla sfera privata. Accanto, altri due manifesti: uno mostra la premier con una divisa da gerarca fascista al fianco del presidente israeliano Benjamin Netanyahu, ritratto con i tratti di Hitler; un altro accosta Mussolini e Hitler mentre si stringono la mano, con la stessa posa replicata da Meloni e Netanyahu.
Dalla protesta alla violenza simbolica
Quello che doveva essere un terreno di confronto politico si sta trasformando in un campo minato di odio e fanatismo. Le manifestazioni a sostegno del popolo palestinese, legittime finché pacifiche, stanno sempre più spesso degenerando in episodi di intimidazione, antisemitismo e violenza gratuita. Secondo il Viminale, negli ultimi giorni si contano 145 feriti tra manifestanti e forze dell’ordine. Una cifra che, unita al moltiplicarsi delle minacce e dei messaggi estremisti, fa parlare ormai di una vera e propria “emergenza ordine pubblico”.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi non esclude nuove misure per rafforzare “la cornice di sicurezza” nelle piazze. “La libertà di manifestare resta un diritto fondamentale, ma in più di un’occasione è stata strumentalizzata da gruppi che hanno compiuto atti di vandalismo e aggredito le forze dell’ordine”, ha dichiarato.
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