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“Destituito il presidente”. L’intero Paese piomba nel caos: cosa succede

Parlamento in sessione straordinaria in Perù

Quella trascorsa è stata senz’altro una notte carica di tensione: il cuore politico di un intero Paese ha subito uno scossone senza precedenti. Un’aula di parlamento gremita, sguardi tesi e parole sospese: tutto si è consumato in poche ore, tra emozioni forti e un’aria quasi irreale. In questo scenario drammatico per la stabilità, la più alta figura istituzionale si è vista privare di ogni potere facendo piombare il Paese nel caos con proteste e manifestazioni sorte nelle strade.

La sorpresa più grande? L’assenza totale della protagonista, che non ha scelto né la parola né la difesa. Un silenzio che è risuonato come un segnale di resa, tra chi aspettava una reazione e chi, invece, vedeva già scritta la fine di un’era.

“Incapacità morale permanente”: accuse e scandali travolgono la presidente

Solo al sorgere dell’alba, i dettagli sono arrivati come un fiume in piena. Il Parlamento, riunito d’urgenza, ha espresso con 118 voti favorevoli su 122 la volontà di interrompere il mandato della presidente, in un voto che resterà impresso nella storia politica. All’origine di questa decisione esplosiva, una serie di episodi che hanno gettato ombra e sfiducia sulla massima carica dello Stato.

Il cosiddetto “Rolexgate” ha infiammato l’opinione pubblica: la presidente immortalata con orologi di lusso mai dichiarati, simbolo di un distacco crescente dal Paese reale. A questo si è aggiunta una gestione controversa della sicurezza nazionale, segnata da episodi drammatici che hanno ferito la società civile e alimentato polemiche senza sosta.

Un passaggio di potere “importante” tra incertezze e speranze

Nel vuoto istituzionale lasciato dalla destituzione, la Costituzione ha affidato la guida dello Stato al capo del Parlamento, che ha immediatamente dichiarato: «Il governo sarà di transizione» e ha promesso un dialogo aperto e trasparente. Sono parole che risuonano come una promessa di unità, ma restano sospese tra dubbi e interrogativi, soprattutto sulla data delle prossime elezioni anticipate ancora senza conferma ufficiale.

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