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Alta tensione in Italia, cecchini sui tetti: cosa sta succedendo

Italia- Israele, cecchini sui tetti e negozi chiusi: Udine blindata per il corteo pro Pal

Le saracinesche abbassate, il rumore ovattato dei passi su strade deserte, un’aria di sospensione che avvolge la città italiana come una coltre invisibile. È una giornata diversa, quella che precede l’evento di stasera, e lo si percepisce da ogni dettaglio: i negozi chiusi, i tavolini dei bar scomparsi dai dehors, i droni che scrutano dall’alto. Una città blindata, quasi in apnea, in attesa di una partita che non è solo sul campo. Perché stasera, tra il Bluenergy Stadium e le piazze del centro, si giocheranno due sfide: una sportiva, l’altra politica. E la tensione è palpabile.

Stadio Udine
Italia- Israele, cecchini sui tetti e negozi chiusi: Udine blindata per il corteo pro Pal

Udine blindata: piano sicurezza e rischio altissimo

A poche ore dal fischio d’inizio, Udine è diventata un fortino. L’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive ha classificato Italia–Israele come evento di grado 4, il massimo livello di rischio. Un dato che basta a spiegare la portata delle misure adottate: oltre mille uomini tra polizia, carabinieri, Guardia di Finanza e militari presidiano la città. I cieli sono sorvegliati da elicotteri e droni, mentre nel sottosuolo operativo pulsa un sistema di sicurezza coordinato direttamente dal Viminale.

Corteo pro Pal

Cecchini sul tetto, agenti e droni: Udine si prepara al match

L’area intorno all’Hotel Friuli, dove alloggia la nazionale israeliana, è stata sigillata: due posti di blocco, controlli a vista e perfino un cecchino sul tetto. L’intero quartiere è off-limits. Come ha riportato La Gazzetta dello Sport, “le finestre restano chiuse e il traffico è scomparso, sostituito da una calma innaturale”. Lo stadio stesso è stato ridisegnato come una zona rossa, accessibile solo ai 9.000 possessori del biglietto. Un test senza precedenti per l’ordine pubblico friulano, come sottolineato dal prefetto Domenico Lione, che ha disposto la divisione dei flussi: manifestanti da una parte, tifosi dall’altra, separati da oltre tre chilometri di distanza.

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