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Angelina Mango, perché è sparita per un anno: i veri motivi (non detti)

È un ritorno che sa di rinascita quello di Angelina Mango, la giovane cantautrice che dopo mesi di silenzio torna a parlare – e a cantare – di sé. Nessuna anticipazione, nessuna promozione, solo un post e un album intero carico di verità: “Caramé”. Sedici tracce nate da un anno difficile, fatto di pause, paure e ricostruzione personale. Un disco che non chiede applausi ma ascolto, e che racconta, con voce sincera, la fragilità e la forza di una nuova Angelina.

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“Caramé”: una lettera a se stessa dopo un anno di silenzio

Dopo aver conquistato Amici, Sanremo e persino l’Eurovision, Angelina Mango aveva scelto il silenzio. Tour cancellato, niente passaggio di testimone al Festival, assenza dai social: un anno sospeso che molti avevano spiegato con una “laringite”, poi smentita dai fatti. Ora il ritorno, con un disco che è anche una confessione.

«Ho scritto quindici canzoni più una», scrive sui social. E senza preavviso pubblica “Caramé”, un gioco di parole ma anche una dichiarazione d’intenti: una cara me che si scrive e si risponde. Nel brano che dà il titolo all’album canta: «Cara me, devi aggiustare tutto. Fai presto», un invito alla guarigione interiore. La cantautrice affronta il suo percorso emotivo con toni intimi, alternando il piano e l’elettronica, e racconta la sua vulnerabilità in brani come “7up”, dove ammette: «Il senso della vita non è l’applauso, non è l’inchino, è il coraggio di mostrarsi deboli».

Con Madame in “ioeio”: un brano sull’anoressia e l’accettazione di sé

Tra le collaborazioni più forti di “Caramé” spicca quella con Madame in “ioeio”, un dialogo a due voci che affronta un tema delicato: il rapporto con il corpo e i disturbi alimentari. Nel brano, le due artiste raccontano la difficoltà di convivere con un’immagine di sé distorta, tra piatti lasciati a metà e calorie contate. È un racconto sincero, crudo ma necessario. Madame ha scritto sui social: «Oggi è uscito un pezzo di storia personale, di storia di noi ragazze degli anni ’20, uno specchio di un mondo nascosto sotto gli occhi di tutti».

Anche negli altri brani, come “pacco fragile”, si ritrova la stessa vulnerabilità: «Ti sembro intatta» canta Angelina, mentre ammette di sentirsi costantemente sul punto di rompersi. In “aiaiai”, firmata con Calcutta e prodotta da Dardust, affronta la perdita di sé con ironia e dolcezza: «Non sono come l’anno scorso, ma che ne sai, io manco mi riconosco».

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