
Un episodio che ha lasciato il segno: nella sede distaccata dell’istituto Piaget Diaz (via Diana, Roma – quartiere Tuscolano) un controsoffitto si è staccato improvvisamente. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma è emerso un dato sconcertante: quella scuola non possedeva nessuna delle tre certificazioni fondamentali per la sicurezza (agibilità, prevenzione incendi, omologazione centrale termica). La scoperta, fotografata nel reportage della rivista Tuttoscuola, ripropone un’emergenza quanto mai urgente nel panorama edilizio scolastico italiano.
Leggi anche: “Aumentano i casi sospetti”. Allarme nelle scuole italiane, controlli in corso
Leggi anche: “Boato improvviso, è caduto dal cielo”: misterioso oggetto precipita dal nulla

Il dossier che fa tremare i muri: numeri drammatici sull’edilizia scolastica
Secondo i dati dell’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica, aggiornati al 14 luglio 2024, il patrimonio degli edifici statali scolastici è composto da 39.993 plessi. Di questi:
• 14.512 edifici (circa il 36 %) non possiedono nessuna delle tre certificazioni di base. 
• Altri 21.026 edifici possiedono solo uno o due certificati, ma non tutti e tre. 
• Soltanto 4.455 edifici (l’11,1 %) dispongono delle tre certificazioni complete. 
Nel Lazio, la situazione è particolarmente critica: il 70 % degli edifici scolastici risultano privati di certificazioni. 
In sostanza, oltre nove scuole su dieci in Italia non risultano “a norma” secondo standard minimi di sicurezza, perché manca almeno una certificazione essenziale. 
Le certificazioni mancanti: cosa significherebbe averle
Ecco le tre certificazioni chiave richiamate nel dossier:
1. Certificato di agibilità – rilasciato dal Comune: attesta che l’edificio soddisfa requisiti strutturali, igiene, aerazione, accessibilità, requisiti minimi di sicurezza.
2. Certificato di prevenzione incendi (CPI) – rilasciato dai Vigili del Fuoco: garantisce che l’edificio è conforme alle normative antincendio, con vie di fuga, sistemi di evacuazione e presidi antincendio adeguati.
3. Certificato di omologazione della centrale termica – per garantire che gli impianti termici e le evacuazioni di fumi siano conformi alle norme.
Il documento sottolinea che, pur operando la scuola con DVR (Documento di valutazione dei rischi) e piano di evacuazione, la mancanza delle certificazioni esterne rende gli edifici vulnerabili su aspetti strutturali, antincendio e impiantistici, settori su cui le scuole stentano ad avere controllo diretto. 
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva