Ieri sera è andata in onda una nuova puntata di “Quarta Repubblica“, programma condotto da Nicola Porro su Rete 4. Il tema principale della puntata è stato ovviamente la guerra in Ucraina. In studio si è parlato anche della possibilità d’ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia. Le due nazioni, infatti, pare abbiano formalizzato il proprio interesse ad entrare nell’associazione. In merito a questa richiesta, il giornalista Toni Capuozzo ha lanciato un serio avvertimento nello studio di “Quarta Repubblica”. In questo articolo vi riportiamo le sue parole. (Continua dopo la foto…)
Chi è Toni Capuozzo
Toni Capuozzo è un famoso giornalista originario di Palmanova, nel Friuli Venezia Giulia. Si è diplomato al liceo classico e si è laureato in sociologia all’Università di Trento. Ha iniziato a lavorare come giornalista nel 1979 per il quotidiano “Lotta Continua”, seguendo l’America Latina. Dopo la chiusura del giornale, scrive per il quotidiano “Reporter” e per i periodici “Panorama Mese” ed “Epoca”. Durante la guerra delle Falkland ha intervistato in esclusiva lo scrittore Jorge Luis Borges.
Successivamente si occupa di mafia per il programma “Mixer” ed è inviato per la trasmissione “L’istruttoria”. Passa poi a Mediaset, dove collabora con alcune testate giornalistiche e segue le guerre nell’ex Jugoslavia, i conflitti in Somalia, in Medio Oriente e in Afghanistan e l’Unione Sovietica. Ricopre il ruolo di vicedirettore del TG5 fino al 2013, mentre a partire dal 2000 conduce “Terra!”, settimanale del TG5 poi in onda su Rete 4. (Continua dopo la foto…)
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L’avvertimento di Capuozzo
In merito alla richiesta di Svezia e Finlandia di entrare a far parte della Nato, Toni Capuozzo ha lanciato un serio avvertimento nello studio di “Quarta Repubblica“. Secondo lui, infatti, “si tratta di una scelta basata sulla paura. Una mossa difensiva, può essere comprensibile”. Secondo Capuozzo, però, l’allargamento della Nato non indica una fase evolutiva dell’Occidente, bensì tutto il contrario. E così prosegue: “Quando è caduto il Muro di Berlino non c’è stato un accesso all’Occidente da parte di alcuni Stati dell’Est, dell’ex Urss su base militare”.