
“Pronto a prendere il suo posto”. Retroscena bomba sul Pd, spunta il nome che fa tremare Schlein – Il Partito Democratico si trova ad affrontare una delle sue fasi più complesse, sospeso tra la memoria delle sue origini e l’incertezza su quale direzione prendere. La doppia anima, radicata nell’ex tradizione comunista e in quella democristiana, continua a rappresentare un ostacolo per la definizione di un’identità politica stabile. Il risultato è una formazione che cambia volto a seconda delle stagioni politiche, alternando leadership moderate a figure più radicali, senza mai raggiungere un assetto duraturo.

“Pronto a prendere il suo posto”. Retroscena bomba sul Pd, spunta il nome che fa tremare Schlein
Nel corso degli anni, il Pd ha visto una successione di segretari, da Walter Veltroni a Pier Luigi Bersani, passando per Matteo Renzi, Nicola Zingaretti, Enrico Letta e l’attuale segretaria Elly Schlein. Questo continuo avvicendamento ha impedito la costruzione di una linea politica coerente e condivisa. In questo scenario, emergono nuove strategie e aspirazioni: Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, si fa promotrice di un congresso in primavera, con l’obiettivo di rafforzare la sua posizione interna. Schlein, invece, mira a rimandare l’appuntamento dopo le elezioni regionali, preferendo un’assemblea nazionale che le consenta di mantenere il controllo del partito.

Gaetano Manfredi: il profilo istituzionale che unisce il Pd
In questo contesto di incertezza, si fa strada il nome di Gaetano Manfredi, attuale sindaco di Napoli ed ex ministro dell’Università. Figura apprezzata per il suo approccio pragmatico e il suo profilo istituzionale, Manfredi non appartiene a nessuna corrente interna, ma potrebbe rappresentare il punto di sintesi che il partito cerca da tempo. Il suo stile riservato, unito all’esperienza maturata sia nel mondo accademico che nelle istituzioni, lo rende una figura autorevole e trasversale.
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