
Una giornata che doveva segnare un passo verso la rinascita di uno dei simboli medievali più imponenti di Roma si è trasformata in tragedia. La Torre dei Conti, a due passi dai Fori Imperiali, è crollata all’improvviso durante i lavori di recupero finanziati dal Pnrr, causando la morte di un operaio, un ferito grave e danni forse irreparabili a un monumento che sembrava pronto a tornare a nuova vita. E ora la città si interroga: cosa ha davvero provocato il crollo? Quali responsabilità emergono? E soprattutto, era un disastro prevedibile?


Morto l’operaio intrappolato per 11 ore sotto le macerie
Il dramma ha scosso Roma e l’Italia intera. Le scene successive al cedimento hanno mostrato una struttura che si è improvvisamente sgretolata, travolgendo chi era impegnato nelle operazioni di recupero del sito storico. Sotto quel cumulo di calcinacci sono rimaste quattro persone: tutti operai che stavano lavorando all’interno della torre.
I vigili del fuoco si sono subito messi in azione per salvare le persone coinvolte, mettendo a rischio la loro stessa incolumità data la precarietà della struttura. Intorno alle 13 di lunedì 3 novembre si è verificato un nuovo cedimento, sotto gli occhi dei soccorsi e delle forze dell’ordine chiamati a seguito del crollo delle 11.20. Due persone sono state estratte poco dopo, una terza persona è stata messa in salvo ma riporta ferite gravi. Il quarto operaio dispero invece è stato raggiunto dopo 11 ore, ancora in vita, ma è spirato poco dopo in ospedale nonostante i tentativi di rianimazione.

Torre dei Conti: un crollo che lascia Roma senza parole
L’attesa della risoluzione dei soccorsi ha lasciato col fiato sospeso per tutta la notte e la notizia della vittima ha reso la tragedia ancora più devastante, aprendo un interrogativo angosciante su come questo disastro sia potuto succedere.
L’indagine della Procura è già in corso. L’area è stata posta sotto sequestro, sarà effettuata un’autopsia e verrà affidata una consulenza tecnica per ricostruire la dinamica. Nel frattempo, come riporta il Corriere della sera, gli inquirenti procedono per disastro colposo, mentre sullo sfondo resta un interrogativo inquietante: questa antica torre era davvero pronta alla riapertura?
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