Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

“Faceva la talpa”. Terremoto nella politica italiana: due arresti e ora un nuovo indagato shock

Immagine legata all'indagine sugli appalti nella sanità siciliana e al caso Cuffaro

Nuovi elementi emergono dall’inchiesta della Procura di Palermo sugli appalti pilotati nella sanità siciliana, che ha visto l’ex Presidente della Regione Totò Cuffaro al centro delle cronache giudiziarie. Oltre alla richiesta di arresto per Cuffaro, le indagini coinvolgono ora anche un altro personaggio, accusato di aver agito come talpa all’interno dell’Arma, passando informazioni protette dal segreto d’ufficio riguardo alle attività investigative in corso.

Leggi anche: Redditi dei parlamentari, chi guadagna di più: colpo di scena al primo posto

Caso Cuffaro, colonnello dei carabinieri indagato

L’ufficiale, secondo la ricostruzione dei magistrati, avrebbe avuto un ruolo chiave nello scambio di dati riservati, sfruttando la sua posizione all’interno della Legione carabinieri Sicilia. Il suo coinvolgimento si inserisce in un contesto più ampio, che comprende politici e funzionari pubblici, tutti sospettati di aver partecipato a un sistema di favori e corruzione legato ai bandi pubblici.

Le accuse della Procura si basano su una fitta rete di intercettazioni e documenti, dai quali emergerebbe che il militare avrebbe fatto da informatore non solo per Cuffaro ma anche per Carmelo Pace, capogruppo della Democrazia Cristiana all’Assemblea Regionale Siciliana. Le informazioni riservate sarebbero state rivelate, secondo le ipotesi accusatorie, in cambio di favori personali, tra cui un incarico lavorativo per la moglie dell’ufficiale. L’inchiesta evidenzia così un meccanismo di scambi illeciti che avrebbe permesso a più soggetti di ottenere vantaggi indebiti all’interno dell’amministrazione regionale.

Il ruolo della talpa nell’Arma e i contatti con la politica

Nel dettaglio, l’ufficiale dei carabinieri, ora indagato per rivelazione di segreto d’ufficio, avrebbe avuto accesso diretto a informazioni coperte da segreto istruttorio in virtù del suo incarico. I Pubblici Ministeri sostengono che il militare avrebbe consultato i dati relativi alle indagini a carico di Cuffaro, avvisandolo tempestivamente sulle mosse degli investigatori.

Secondo gli atti, il colonnello avrebbe cercato un incontro diretto con l’ex governatore tramite il suo legale. Un’intercettazione mostra la preoccupazione di Cuffaro, che chiede al penalista: “Ha visto qualcosa perché?”. Il legale, a sua volta, ipotizzava che la richiesta fosse legata a “qualcosa di particolarmente importante”, riferendosi a un appuntamento avvenuto il 15 marzo dello scorso anno.

Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva

Successiva
Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure