
Il mondo della medicina è in lutto per la scomparsa, a soli 61 anni, di un affermato professore italiano stimato anche oltre i confini nazionali. Medico chirurgo e specialista in oftalmologia, da tempo combattendo contro la malattia, ha contribuito in modo determinante all’avanzamento della ricerca e della pratica clinica, lasciando un’eredità professionale di grande valore in Italia e nel panorama internazionale.

Un punto di riferimento per la chirurgia oculistica
Figura di spicco e responsabile dell’Unità Operativa di Oculistica di Humanitas San Pio X, era uno dei massimi esperti di chirurgia corneale e trapianti, contribuendo in modo significativo all’evoluzione della disciplina.
La formazione del noto professore si è svolta presso la Clinica Oculistica dell’Ospedale San Raffaele di Milano, dove fino al 1996 si è dedicato allo sviluppo di tecniche innovative nel campo del trapianto di cornea. La sua dedizione alla ricerca clinica e l’approccio multidisciplinare hanno favorito la nascita di nuove metodologie chirurgiche adottate oggi in numerosi centri specialistici.

La fama internazionale e l’orgoglio italiano
Il suo nome è legato a numerose pubblicazioni scientifiche internazionali e a progetti di ricerca che hanno aperto nuove prospettive nel trattamento delle patologie oculari. Il suo impegno per il progresso della scienza medica si è riflesso anche nella formazione di giovani medici e nella promozione della cultura scientifica.
Il professore era attivo membro di diverse società scientifiche nazionali e internazionali, tra cui l’American Academy of Ophthalmology, la European Society of Cataract and Refractive Surgery, la Société Ophtalmologique Française e la Società Oftalmologica Italiana. Questi riconoscimenti testimoniano il suo prestigio e il contributo fornito alla comunità internazionale delle scienze visive.
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