
L’aria si fa pesante a Bergamo. L’Atalanta, dopo settimane di risultati deludenti, è precipitata in una crisi profonda che rischia di costare cara al tecnico Ivan Juric. L’ultima sconfitta in casa contro il Sassuolo, un pesantissimo 0-3 davanti al pubblico del Gewiss Stadium, ha fatto traboccare il vaso. La dirigenza è ora pronta a valutare un esonero immediato, approfittando della sosta per le nazionali per riflettere con calma sul futuro
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Juric in bilico dopo l’ennesimo ko: il crollo della Dea
Quando Juric è arrivato a Bergamo, le aspettative erano altissime. La vittoria di prestigio in Champions League sul campo del Marsiglia aveva illuso i tifosi, facendo pensare a un nuovo ciclo vincente. In realtà, quella notte europea si è rivelata un fuoco di paglia.
Da allora, la Dea non si è più ritrovata: cinque pareggi consecutivi, poi due sconfitte pesantissime — prima contro l’Udinese, poi il tonfo interno col Sassuolo.
L’ultima vittoria in Serie A risale addirittura al 21 settembre, contro il Torino, ex squadra proprio di Juric. Un segnale chiaro di una squadra che ha smarrito fiducia, gioco e identità.
Classifica da incubo e tifosi in allarme
La situazione è diventata allarmante anche dal punto di vista numerico. L’Atalanta si trova al tredicesimo posto, con soli tre punti di vantaggio sulla zona retrocessione.
Una condizione impensabile per un club che, solo pochi mesi fa, sognava l’Europa. Il gioco è piatto, la squadra non segna e, soprattutto, non reagisce più.
Il malcontento cresce anche tra i tifosi, storicamente molto vicini alla squadra, ma oggi stanchi di prestazioni senza carattere.
Le difficoltà si vedono in ogni reparto: difesa distratta, centrocampo spento, attacco sterile. E la sensazione generale è che Juric abbia perso il controllo dello spogliatoio.
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