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Allarme virus in Italia, l’allerta degli esperti: ecco cosa dovete evitare

Analisi epidemiologica in laboratorio su virus Chikungunya

Sono stati accertati due casi di persone infette dal virus trasmesso dalle zanzare. I pazienti si sono presentati in ospedale con sintomi quali febbre alta e forti dolori articolari. La situazione attuale richiede la massima attenzione e un impegno condiviso. Le autorità invitano la cittadinanza a mantenere alta l’attenzione, seguire scrupolosamente le indicazioni fornite e segnalare tempestivamente eventuali sintomi sospetti. Solo attraverso una rete di collaborazione efficace sarà possibile proteggere la salute collettiva e prevenire la diffusione del virus nel nostro Paese.

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Emergenza Chikungunya: due casi accertati e indagini in corso

Il dipartimento di Prevenzione della Asl di Bari ha portato a termine un’approfondita indagine epidemiologica che ha confermato la presenza di due casi di infezione da virus Chikungunya nel territorio barese. La Chikungunya è una patologia virale trasmessa attraverso la puntura di zanzare infette del genere Aedes.

A seguito dell’identificazione dei casi, il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha emanato un’ordinanza urgente che definisce nuove misure di prevenzione e controllo della zanzara vettore. L’obiettivo principale è prevenire un’ulteriore diffusione del virus Chikungunya all’interno del comune, tutelando la salute collettiva attraverso azioni tempestive e mirate.

Due casi di virus Chikungunya nel barese, come lo hanno contratto

Secondo quanto riferito dall’Azienda sanitaria locale, i due casi sono stati importati dall’estero e non hanno avuto origine locale. I pazienti, che manifestavano febbre e dolori muscolari, non hanno richiesto ricovero ospedaliero. Le autorità sanitarie hanno precisato che “i due contagi non sono collegati tra loro”: uno dei soggetti aveva appena fatto ritorno da Cuba, mentre l’altro proveniva dallo Sri Lanka. Successivamente, il Servizio veterinario di sanità animale dell’area metropolitana, su indicazione dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata, ha installato trappole entomologiche per la cattura della zanzara tigre (Aedes albopictus) nelle vicinanze delle abitazioni dei due soggetti.

Le trappole per zanzare predisposte saranno rimosse entro la giornata e inviate all’Istituto zooprofilattico di Foggia per essere analizzate nei laboratori specializzati. L’obiettivo è individuare eventuale presenza del patogeno responsabile del virus Chikungunya. Parallelamente, la Asl di Bari ha attivato tutte le procedure di prevenzione e monitoraggio previste dai protocolli nazionali e regionali. Secondo gli esperti, la situazione “è sotto costante osservazione” e viene gestita in collaborazione tra le autorità sanitarie locali e nazionali, per offrire il massimo livello di sicurezza alla popolazione. Il monitoraggio continuo rappresenta una misura fondamentale per evitare possibili focolai e garantire una risposta rapida in caso di emergenza.

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