
La serata di San Siro ha lasciato un’ombra pesante sulla Nazionale italiana: un 4-1 contro la Norvegia che non è solo una sconfitta sul campo, ma un richiamo all’urgenza. Nel cuore dello spogliatoio, tra il vapore delle docce e lo sguardo assorto dei giocatori, Gennaro Gattuso ha scelto di parlare non con rabbia, ma con una forza diversa: quella della fiducia. Ed è qui che ha piantato un seme, pensando già allo spartiacque di marzo, quando i playoff per i Mondiali diventeranno l’unica strada per evitare il terzo incubo consecutivo.

Il contesto della sconfitta e il peso dei playoff
La disfatta è rimasta tanto dolorosa quanto significativa. L’Italia era già certa del secondo posto nel girone, ma il crollo della ripresa ha trasformato l’incontro in un monito: le tre reti subite nel secondo tempo – tra cui la doppietta di Erling Haaland – hanno ribaltato ogni speranza azzurra.
Come si legge su Fanpage, il Ct ha compreso in quei minuti che la Nazionale non può arrivare ai playoff con lo spirito di una squadra smarrita, ma con quello di un gruppo che si sente legittimamente all’altezza della competizione.
Per Gattuso, infatti, non è sufficiente “ripartire”: serve ricostruire. La semifinale di marzo, in programma a Bergamo, è l’appuntamento che deciderà tutto. E il Ct sa già che non ci sarà alcun nuovo talento sbocciato all’improvviso a salvare la Nazionale: questo è il gruppo con cui dovrà provare a risalire.

La strategia di Gattuso: motivare con la carota
Invece di cedere all’istinto del rimprovero, Gattuso ha scelto la via della convinzione. Secondo quanto riporta Fanpage, nello spogliatoio il Ct ha rinunciato a qualsiasi sfogo di rabbia: niente processi, niente accuse, niente toni punitivi.
Il suo intervento è stato un gesto calcolato, una scelta di psicologia sportiva: l’Italia non deve sentirsi piccola. Serve un cambio di mentalità, una trasformazione nella percezione di sé stessi. E Gattuso, consapevole che la squadra è in piena crisi emotiva, prova a reindirizzare le energie verso l’unico obiettivo possibile: arrivare a marzo con la testa alta e la convinzione di potercela fare. Come scrive Fanpage, il tecnico calabrese vuole trasformare questa debacle non in un’onta, ma in un punto di ripartenza. Ecco il retroscena su quanto accaduto negli spogliatoi dopo la sconfitta.
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