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Bimbi tolti alla famiglia nel bosco, interviene Salvini: shock contro i giudici

Bimbi tolti alla famiglia nel bosco: Salvini interviene contro la Procura

Si è trasformata in un terremoto emotivo e mediatico la vicenda della famiglia anglo-australiana che vive nei boschi abruzzesi: dopo che la notizia dell’allontanamento dei tre bambini si è diffusa sui social, il Paese si è immediatamente diviso. Da una parte c’è chi richiama la responsabilità verso i minori, la necessità di verifiche e controlli quando emergono situazioni ritenute potenzialmente rischiose; dall’altra, chi teme un’ingerenza eccessiva dello Stato nella vita privata di una famiglia che ha scelto un modello educativo alternativo, lontano dalle consuetudini urbane. Mentre l’opinione pubblica prova a orientarsi tra l’ordinanza del Tribunale e le testimonianze dei genitori – convinti di aver sempre agito nell’interesse dei propri figli – nelle ultime ore si è fatta spazio la voce di Matteo Salvini, che ha trasformato il caso in un tema politico nazionale.

Bimbi tolti alla famiglia nel bosco: Salvini interviene contro la Procura

Il caso Palmoli: si accende la polemica

La vicenda riguarda la famiglia anglo-australiana di Palmoli, nel cuore dei boschi del Chietino, dove i genitori avevano scelto una vita isolata, priva di servizi come luce e acqua corrente. Lo scorso anno, dopo il ricovero dei tre bambini per un’intossicazione da funghi, erano iniziati i controlli della Procura minorile dell’Aquila, con sopralluoghi dell’Arma e relazioni dei servizi sociali. Le verifiche avevano segnalato alcune “criticità” relative all’abitazione e alla documentazione sull’istruzione familiare, ritenuta non del tutto regolare.

Bimbi allontanati dal bosco: scatta l’ordinanza del Tribunale

Un primo provvedimento aveva sospeso la responsabilità genitoriale, pur lasciando i minori con i genitori. L’ordinanza eseguita nelle ultime ore ha però disposto il trasferimento dei bambini in una comunità educativa, insieme alla madre, per un periodo definito “di osservazione in un contesto monitorato”. Nel testo, come riportato da Fanpage, viene contestata anche la forte esposizione mediatica attribuita alla coppia, accusata di aver diffuso immagini idonee a rendere identificabili i minori.

Il legale della famiglia, Giovanni Angelucci, ha annunciato ricorso, sostenendo che «la documentazione è completa e protocollata» e sottolineando presunti errori nell’ordinanza. Nel frattempo, una petizione online per chiedere che i bambini restino nella casa nel bosco ha superato le 31 mila firme, trasformando un caso locale in una discussione nazionale. Dopo gli ultimi sviluppi, l’intervento del vicepremier Matteo Salvini ha dato una dimensione politica al caso.

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