
Personaggi Tv. Milano ha reso l’ultimo, struggente omaggio a una delle voci più iconiche e libere della musica italiana. La pioggia battente non è riuscita a fermare la lunga processione di fan, amici e colleghi che, con fiori gialli in mano, hanno voluto dare l’addio a Ornella Vanoni. Dalle parole commosse di Gianna Nannini ai ricordi intimi di Gino Paoli, fino all’omaggio musicale promesso da Paolo Fresu, la giornata è stata un concentrato di emozioni. I due super vip hanno scelto il silenzio per ricordare la Diva.
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Ornella Vanoni, l’omaggio al Piccolo Teatro Grassi
La camera ardente, allestita nel cuore pulsante dell’arte milanese, il Piccolo Teatro Grassi, ha riaperto i battenti alle 10:00 di stamattina, diventando subito il punto focale di un dolore collettivo ma composto. Nonostante il cielo plumbeo, l’afflusso di persone è stato incessante. Il dettaglio che ha scaldato il cuore di molti è stata la scelta floreale: gigli, rose bianche e, soprattutto, fiori gialli, il suo colore prediletto. Una scelta cromatica che Gino Paoli, suo storico sodale artistico e compagno di vita, ha onorato con un cuscino di rose a forma di cuore, un gesto che parla di un legame indissolubile.
Tra i primi ad arrivare per un saluto commosso, la rocker Gianna Nannini ha lasciato il segno con una dichiarazione potente, che trascende il mero ricordo. La cantante senese ha raccontato di aver inviato un messaggio intimo e toccante: “Cara amica mia, fai un grande concerto, su, sopra di noi, dove sei sempre stata”. Ma è sulla sua eredità che Nannini ha puntato i riflettori, sottolineando come di Vanoni rimarranno “tante cose. Il suo modo di vivere è rivoluzionario proprio nell’allegria, l’allegria è rivoluzione, l’emozione è rivoluzione e ci salva”. Una visione che definisce l’artista non solo come icona musicale, ma come simbolo di libertà esistenziale. La camera ardente è rimasta aperta fino alle 13:00, prima del trasferimento per l’ultimo rito in chiesa, ma le parole di chi è rimasto hanno continuato a riecheggiare nel teatro.

L’eredità artistica tra Bossa Nova e perle immortali
L’impatto di Ornella Vanoni sulla musica italiana è stato ripercorso con grande emozione dai suoi colleghi, che hanno voluto sottolineare non solo la qualità della sua arte, ma anche la sua statura umana. Il musicista Sergio Cammariere, in occasione della presentazione del suo nuovo disco ‘La pioggia che non cade mai’, ha voluto condividere il suo personale tributo. “Ci ha donato delle perle che resteranno nella storia della musica”, ha dichiarato Cammariere.
Il musicista ha riportato alla luce un commovente aneddoto che rivela la complicità artistica che legava la Vanoni a Gino Paoli. Ricordando un loro incontro al teatro Dal Verme, dove suonava con Paoli, ha svelato un siparietto intimo: “Stavamo per suonare ‘Senza fine’. Lei arrivò e dal momento che la tonalità era troppo alta per la sua voce, Paoli la fece abbassare in modo che a sorpresa, potesse cantare il pezzo”. Un gesto d’amore e rispetto professionale che chiarisce la natura del loro rapporto. Cammariere ha poi concluso la sua riflessione sottolineando l’unicità della sua voce, soprattutto nell’interpretazione di generi complessi come la bossa nova, e di brani fondamentali come L’Appuntamento e Domani è un altro giorno… “Pezzi a cui ha dato un altro senso. Perle che rimarranno nella storia”, ha ribadito il compositore, evidenziando il ruolo della cantante nel trasformare le canzoni in autentici capolavori.
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