
Nelle ultime settimane, la vicenda della famiglia nel bosco di Palmoli ha dominato pagine di giornali e telegiornali, generando un acceso dibattito tra cronaca, politica e opinione pubblica. Il nuovo servizio di Piazzapulita, trasmissione di approfondimento di LA7, ha provato a portare elementi concreti su una storia che finora era stata raccontata soprattutto attraverso comunicati e titoli sensazionalistici. La troupe si è addentrata nei boschi per raggiungere la casa costruita con materiali di recupero, priva di elettricità, gas e acqua corrente, e ha poi raccolto testimonianze di chi vive o passa regolarmente in zona, cercando di capire cosa significhi convivere con una scelta di vita così estrema.


Piazzapulita tra i boschi di Palmoli
Il reportage di Simone Bauducco per Piazzapulita ha condotto lo spettatore lungo sentieri stretti e ombrosi, fino a un casolare immerso nella vegetazione, a 4 km dal primo centro abitato, confermando l’isolamento della famiglia. La casa, fatta di legno e materiali di recupero, senza alcuna comodità urbana, testimonia la volontà di vivere completamente “fuori dal sistema”. Le immagini mostrano un ambiente spoglio, silenzioso, dove l’acqua arriva da sorgenti naturali o dalla pioggia, e i servizi igienici sono ridotti a una latrina esterna.


Testimonianze e voci dalla comunità
Oltre a documentare le condizioni dell’abitazione, la troupe ha intervistato gli abitanti della zona, raccogliendo opinioni contrastanti: chi difende la scelta della famiglia come un ritorno a pratiche rurali tradizionali, chi teme per il benessere e la sicurezza dei bambini. Il servizio ha quindi messo in luce non solo la struttura fisica della vita nel bosco, ma anche il clima di tensione e curiosità che avvolge la comunità. Vediamo nel dettaglio cosa è emerso.
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