Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Famiglia nel bosco, il duro intervento di Matteo Salvini: parole pesantissime

La quiete della “famiglia nel bosco” di Palmoli (Chieti) è stata bruscamente interrotta da un provvedimento che sta scuotendo l’opinione pubblica e la politica italiana. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è intervenuto con veemenza, trasformando il caso in un acceso scontro istituzionale. Le sue parole, forti e dirette, non lasciano spazio a interpretazioni: l’allontanamento dei tre bambini dai genitori, Nathan Trevallion e Catherine Birmingham, è per lui un “atto di violenza ingiustificata”. Ma cosa ha spinto il leader della Lega a usare un paragone così clamoroso per criticare i giudici?

Leggi anche: “È ridicolo”: Schlein contro Meloni, scoppia la bufera. Cosa sta succedendo

Il duro affondo di Salvini: “Neanche ci fosse Totò Riina”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, è tornato con forza sulla controversa vicenda dell’allontanamento dei tre minori dalla coppia anglo-australiana residente in Abruzzo, nel bosco di Palmoli, in provincia di Chieti. Intervenendo a Ore 14 sera su Rai 2 nella serata di giovedì 27 novembre, alla vigilia dello sciopero generale, il Ministro ha puntato il dito contro i giudici del Tribunale dei Minorenni dell’Aquila e i servizi sociali. Il cuore della sua critica risiede nella sproporzione delle misure adottate. A suo dire, l’azione messa in campo per allontanare i figli di Nathan Trevallion e Catherine Birmingham sarebbe stata degna di un’operazione contro la criminalità organizzata. Salvini ha espresso il suo profondo sdegno attraverso una citazione destinata a far discutere: “Mandano cinque pattuglie dei carabinieri in un bosco, neanche ci fosse Totò Riina“.

Il Ministro ha poi specificato di non parlare “a caso”, affermando di aver letto personalmente le carte e di aver discusso la situazione con l’avvocato Angelucci, ex legale della coppia. Per il segretario della Lega, togliere i bambini alla famiglia nel bosco è stata una decisione affrettata e ingiustificata, poiché l’allontanamento dovrebbe rappresentare “l’ultima soluzione”. Ma la battaglia di Salvini non si è fermata alla critica del solo intervento a Palmoli; il politico ha infatti sollevato un’inquietante questione di presunto doppio standard, puntando i riflettori su altre realtà complesse.

La casa della famiglia di Palmoli circondata dalla natura

La tesi del doppio standard: la critica di Salvini ai campi rom

L’intervento di Matteo Salvini ha preso una piega ancora più polemica nel momento in cui ha messo in relazione il caso della famiglia nel bosco con le condizioni di vita dei minori che vivono nei campi nomadi. Per il Ministro, la solerzia mostrata da assistenti sociali e magistratura nel caso di Palmoli si scontra con una presunta inerzia in situazioni che, a suo dire, sarebbero “simili o anche peggiori”. Salvini ha descritto un quadro di grave degrado relativo ai campi rom, utilizzando espressioni forti per sottolineare il presunto paradosso. Secondo il segretario della Lega, nei campi rom “i bimbi vivono nella cacca” e sono “educati alla violenza”, eppure in questi casi “nessuno si muove”.

La critica è chiara: a fronte di un sistema che interviene con eccessiva severità contro la famiglia anglo-australiana, che egli descrive in modo quasi idilliaco, lo stesso sistema non si muoverebbe con altrettanta prontezza in contesti di effettiva emergenza. Questa accusa di disparità di trattamento ha l’obiettivo di evidenziare una presunta ingiustizia di fondo: la magistratura e i servizi sociali dimostrerebbero un’attenzione selettiva, intervenendo con la massima forza in un caso (quello della famiglia nel bosco) per il Ministro non meritevole di tale rigidità, ignorando invece situazioni più critiche e complesse. Il suo discorso, tuttavia, non si limita solo all’accusa, ma si estende alla difesa delle scelte educative della famiglia. Quali aspetti della vita della coppia sono stati esaltati dal Ministro?

Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva

Successiva
Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure