
Una mattinata apparentemente normale si è trasformata in una scena da film d’azione lungo uno dei tratti più trafficati del Sud Italia. In pochi secondi un tratto autostradale è piombato nel caos, avvolto da fumo, detonazioni e mezzi in fiamme. Tutto è avvenuto con una precisione che lascia intuire un piano studiato nei minimi dettagli e un obiettivo ben preciso. Ed è proprio in quella galleria che il colpo è entrato nella sua fase più violenta.
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Il blitz nella galleria: il portavalori sotto attacco
L’assalto è avvenuto questa mattina lungo l’autostrada A2 in provincia di Reggio Calabria, all’interno della galleria che collega gli svincoli di Scilla e Bagnara Calabra, in direzione nord.
Il bersaglio: un portavalori della Sicurtransport, società che gestisce servizi di sicurezza e trasferimento valori in tutto il Sud Italia.
Secondo le prime ricostruzioni, la banda ha atteso il mezzo blindato dentro la galleria, un punto strategico che riduce le vie di fuga e garantisce ai rapinatori una copertura naturale. I malviventi hanno aperto il fuoco per intimidire gli agenti all’interno del blindato, costringendoli ad arrestare la marcia.
Nonostante gli spari, fortunatamente non risultano feriti.
Auto incendiate per bloccare il traffico: la mossa della banda
Per impedire l’arrivo immediato delle forze dell’ordine, i rapinatori hanno letteralmente trasformato il tratto autostradale in una trappola. Due automobili sono state posizionate di traverso sulla carreggiata e incendiate, creando una barriera invalicabile tra le fiamme e il fumo nero che ha invaso la galleria.
Una tattica criminale già vista in altre rapine ai portavalori, ma che in questo caso ha portato l’intera autostrada a fermarsi: automobilisti bloccati, mezzi costretti alla frenata improvvisa, panico diffuso mentre le fiamme illuminavano l’imbocco della galleria.
I vigili del fuoco sono intervenuti per domare gli incendi, mentre la Polizia di Stato ha immediatamente isolato la zona e avviato i rilievi.
Il bottino: due milioni di euro spariti in pochi minuti
Il tempo del blitz è stato fulmineo. I rapinatori hanno raggiunto il blindato, lo hanno aperto — ancora da chiarire con quali strumenti — e si sono impossessati di quello che, secondo le prime stime, sarebbe un bottino da circa due milioni di euro.
Un’azione rapida, violenta e studiata, che ha permesso alla banda di mettere le mani sul denaro prima che qualsiasi pattuglia potesse avvicinarsi al punto esatto dell’assalto.
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