
News tv. L’annuncio del cast per Sanremo 2026 avrebbe dovuto essere un momento di pura curiosità musicale, e invece si è trasformato in un’ondata di reazioni e critiche. L’orologio del Tg1 ha battuto le 13.30 e, puntuale come un rintocco alzabandiera, Carlo Conti ha scoperchiato il vaso dei Big in gara per la prossima edizione. I social — quelli che lui giura di non leggere — hanno fatto il resto, trasformando il cast announcement in un’arena contemporanea dove il leone non è il pubblico da teatro Ariston, ma l’avatar indignato con foto profilo creativa.
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no perché io vorrei ricordarvi del reset culturale portato da elettra lamborghini alla serata cover di sanremo 2020 pic.twitter.com/4VMJpU8zTX
— luca³⁰ (@vitadafanboy) November 30, 2025
Bufera su Sanremo dopo la lista degli artisti
Dentro la bufera si parla di nomi mancanti, smisuramento dell’evento, downgrade dell’epopea discografica nazionale. Ma in questo grande gioco del chi-c’è-e-chi-manca, la vera grana è un’altra: Sanremo 2026 deve dimostrare di non essere un “amarcord bello ma stanco”, ma un varietà vivo capace di scommesse. E quando si scommette, il banco rischia. Sempre.
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Cast Big Sanremo 2026: i nomi che dividono
Dal momento in cui ieri al Tg1 il conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo ha svelato il cast dei Big in gara sono scoppiate incredibili polemiche sui social, e non solo. Tanti infatti hanno puntato il dito contro il conduttore dell’ammiraglia Rai, arrivando anche a parlare di un vero e proprio ridimensionamento dell’evento, vista la mancanza di nomi forti. Qualcuno si è spinto anche a confronti con il predecessore Amadeus e la sua ultima edizione nel 2024 ritenuta iconica e memorabile.
Le critiche non si sono limitate agli appassionati: per molti spettatori il festival rischierebbe un downgrade narrativo prima ancora che discografico, un’ombra di “cast da metà classifica” incapace — secondo le voci — di garantire l’effetto wow immediato che oggi sembra richiesto come un prerequisito, non come un risultato. La questione è giunta all’orecchio del direttore artistico di Sanremo che ha deciso di replicare.
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