
Nelle ore in cui il mondo dello sport italiano si stringe attorno alla memoria di una delle sue icone più grandi, un dettaglio inatteso sta catturando l’attenzione di tutti. Un’assenza, più che una presenza. Una mancanza apparentemente minima, eppure sufficiente a far nascere interrogativi, ipotesi, commenti. Nessuno si aspettava che potesse diventare un caso, e invece è accaduto. E proprio i familiari del protagonista della vicenda hanno acceso ancora di più i riflettori, lasciando trapelare parole che stanno facendo discutere.
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L’omaggio del mondo del tennis e l’assenza che stupisce
Nicola Pietrangeli, morto lunedì scorso a 92 anni, oggi è stato salutato per l’ultima volta nella camera ardente allestita al Foro Italico, proprio nel campo che porta il suo nome. Un luogo simbolico, carico di storia, dove si sono alternati volti noti, campioni, istituzioni e semplici tifosi che volevano rendere omaggio al due volte vincitore del Roland Garros.
Da Sergio Mattarella a Rafa Nadal, tantissimi hanno ricordato con affetto e riconoscenza la figura di Pietrangeli. Eppure, nel fiume di messaggi, ricordi e post social, uno dei nomi più attesi non compariva: Jannik Sinner.
Il numero 2 al mondo, reduce da una stagione intensissima, si trova in vacanza – secondo alcune indiscrezioni alle Maldive – e non ha pubblicato nulla sui propri profili. Nessun commento, nessuna foto, nessun ricordo. In realtà, Sinner non sta postando nulla da giorni, motivo per cui l’assenza potrebbe essere stata interpretata come parte della sua pausa totale dai social. Ma il dettaglio non è sfuggito ai più attenti. E, soprattutto, non è sfuggito alle domande dei giornalisti rivolte alla famiglia Pietrangeli.
La risposta dei figli: frasi sorprendenti, tra ironia e prudenza
Filippo Pietrangeli, uno dei due figli, ha risposto per primo, intervistato da Repubblica. E le sue parole hanno immediatamente fatto il giro delle redazioni: “Se ha scritto un telegramma ancora non è arrivato. Mi hanno chiamato in tantissimi. Potrei aver perso la telefonata, non ho il suo numero. Comunque papà ha sempre stimato Jannik.”
Una frase che mescola diplomazia, ironia e un pizzico di ambiguità. Nessuna accusa esplicita, nessuna polemica, ma neppure un tentativo di spegnere del tutto il caso.
Alla Gazzetta dello Sport, Filippo è stato ancora più diretto: “Preferirei non rispondere.” Una non-risposta che, inevitabilmente, alimenta l’attenzione. L’altro figlio, Marco, è stato ancor più enigmatico. Prima aveva dichiarato: “Non conosco Sinner, non so cosa pensi di mio padre. Il ragazzo è sveglio e avrà fatto le sue valutazioni.” E poi, durante la camera ardente, visibilmente commosso, ha ribadito: “Non so, non ho guardato.”
Un mistero che cresce, mentre il silenzio del tennista resta lì, immobile, in attesa di capire se sarà davvero temporaneo.
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