Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Roberto Benigni torna in tv con “Pietro – Un uomo nel vento” tra le solite polemiche sul cachet

Programmi Tv, ogni appuntamento televisivo con Roberto Benigni finisce per assomigliare al Festival di Sanremo: si parla di tutto, tranne che del contenuto. Le aspettative si intrecciano con le critiche, le discussioni esplodono ben prima del debutto e il dibattito si concentra spesso su elementi marginali. È successo con Dante, con i Dieci Comandamenti, con la Costituzione e ora accade anche per “Pietro – Un uomo nel vento”, la nuova serata evento pensata per il pubblico Rai. Più del valore culturale dei suoi interventi, a rimanere impresse sono quasi sempre le cifre del cachet, destinate a occupare la scena mediatica prima ancora che lo faccia l’artista toscano.

Leggi anche: Roberto Benigni beccato così alla guida, è scandalo: “Ma come? Proprio lui”

roberto benigni

Roberto Benigni, il ritorno in tv e un pubblico diviso

Benigni torna in prima serata con la consueta capacità di catalizzare l’attenzione. Le sue performance solitarie, dense di retorica e di una dialettica ricca, permettono di mantenere viva l’attenzione per ore. Al tempo stesso, alimentano un dibattito che si ripete ciclicamente: c’è chi rimpiange il Benigni cinematografico, chi lo accusa di trasformare la tv in un pulpito, chi si chiede se meriti davvero compensi così elevati. Commenti che abbondano sui social Rai, specchio di un pubblico che lo attende, lo osserva e puntualmente lo critica.

Il percorso artistico dell’attore parla di trasformazioni profonde: dalla satira irriverente degli esordi fino alle letture dantesche, passando per momenti televisivi diventati cult. La sua forza, ma anche la sua vulnerabilità, è sempre stata la stessa: essere divisivo. Piace o non piace, non esistono mezze misure e, per chi sale sul palcoscenico, è parte integrante del gioco.

Le polemiche sul cachet: un copione che si ripete

A ripetersi, però, è soprattutto la discussione sul compenso. Quando si parla di Benigni, la questione economica si impone con costanza quasi matematica. Nel 2014 la Rai investì circa 4 milioni di euro per la serata dedicata ai Dieci Comandamenti; nel 2025 la cifra scende a circa un milione per il programma dedicato al sogno europeo. Numeri che una fetta di opinione pubblica considera sproporzionati, ignorando però che questi eventi garantiscono picchi di share difficilmente replicabili.

È un format nel format: l’annuncio del programma, le discussioni sul costo, l’imminente serata-evento e infine gli ascolti, puntualmente alti. Un meccanismo che Benigni conosce bene e che, consapevolmente o meno, continua a ripetersi. Perché la capacità di attrarre pubblico resta un dato oggettivo.

Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva

Successiva
Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure