
Il mondo della musica si ferma nel dolore per la scomparsa del talentuoso pianista e compositore che aveva saputo rendere il linguaggio musicale un ponte tra emozione e profondità. Fino alle sue ultime ore, affidate a un post sui social, ha espresso tutta la sua passione: “Ho lottato, mi sono battuto con tutte le mie forze fino alla fine. Avrei voluto continuare a condividere con voi sia la musica che l’amore”. È questo l’ultimo pensiero condiviso dall’artista, giovane e appassionato, portato via da un male incurabile a soli 32 anni. La notizia ha lasciato la sua città natale, la sua comunità professionale e un’intera scena artistica in profonda commozione.

Pianista jazz e “Poeta del Pianoforte”: la carriera
Non era un pianista qualunque: era riconosciuto come uno degli interpreti più luminosi del jazz contemporaneo siciliano, capace di fondere la raffinatezza della tradizione classica con l’immediatezza dell’improvvisazione. Le sue collaborazioni con artisti di calibro nazionale e internazionale, tra cui Lauren Henderson, Simona Molinari, Giuseppe Milici, Stjepko Gut e Ricky Portera, ne attestano la versatilità e il valore artistico. Nel giugno del 2024 aveva presentato il suo progetto di musiche originali “Colmare D’Argento” al Teatro Agricantus di Palermo, riscuotendo unanimi consensi di critica e pubblico, prima che, come riporta LiveSicilia.it., la malattia lo costringesse a ridurre la propria attività concertistica
Entrato in ruolo per l’anno accademico 2024/25 come docente di Pianoforte Jazz al Conservatorio Arturo Toscanini di Ribera, il giovane musicista incarnava un modello di musicista completo: interprete sensibile, colto, elegante, dotato di una padronanza tecnica rara e di una capacità comunicativa che trascendeva il gesto puro dello suonare. Lo stesso Conservatorio, nella sua nota di cordoglio, ha voluto sottolineare come la sua sensibilità interpretativa e la profonda conoscenza dello strumento costituissero elementi distintivi del suo essere artista.

La comunità in lutto: messaggi, ricordi e testimonianze
La notizia della sua morte ha scosso l’intera Sicilia, da Trapani a Palermo, da Marsala a Mazara del Vallo, fino a raggiungere colleghi e amici nel resto d’Italia. Sui social e nei club che ha frequentato, il pianista è ricordato non solo come un interprete straordinario, ma anche come una presenza umana di grande gentilezza e intensità d’animo.
Al Davis Jazz Club di Palermo, dove spesso si esibiva, lo ricordano così: “Lo chiamavamo ‘Il Poeta del Pianoforte’. Non suonava semplicemente: raccontava. Ogni nota era un’emozione intima, profonda, impossibile da dimenticare”. In quelle parole emerge un ritratto di artista che sapeva trasformare ogni performance in un incontro sensoriale capace di catturare l’attenzione del pubblico, predisponendolo all’ascolto più attento e alla partecipazione emotiva.
Le testimonianze dei colleghi rivelano affetto, stima e un senso di perdita difficile da colmare. La cantautrice palermitana Serena Ganci, con cui aveva condiviso momenti di musica e amicizia, ha scritto: “È stato un privilegio conoscerti in questa tua vita troppo breve. Suonare con te era una magia… Ci mancherai genietto. Ciao, ci vediamo dall’altra parte”. E ancora: “Il mondo ha perso un pianista straordinario, ma la sua musica continuerà a parlare per lui”, ha ricordato il produttore Riccardo Piparo.
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