
Riceviamo da Elanco Italia e pubblichiamo la seguente precisazione:
Sabato scorso, la trasmissione Indovina chi viene a cena si è occupata del collare Seresto® con un servizio televisivo dai toni sensazionalistici, con informazioni parziali e in parte scorrette che hanno suscitato ingiustificati allarmismi. Elanco è impegnata costantemente a migliorare la qualità e tutelare la vita degli animali domestici grazie a prodotti sicuri e di elevata qualità. Come per tutti i prodotti Elanco, l’azienda continua a lavorare anche per garantire la sicurezza del collare Seresto.
Nel ribadire che la salute degli animali è la nostra prima preoccupazione, vogliamo chiarire alcuni aspetti di corretta informazione:
- Oltre dieci anni di dati scientifici, analisi e monitoraggio sia in laboratorio sia nelle esperienze quotidiane hanno confermato il profilo di sicurezza e l’efficacia di Seresto. Si tratta di un prodotto regolamentato e commercializzato a livello globale e le autorità regolatorie di oltre 80 paesi hanno esaminato i dati generati prima dell’autorizzazione e – fino a oggi – approvandone l’utilizzo. Anche negli USA, anche in Europa, anche in Italia.
- La solida base di evidenze scientifiche continua a confermare l’elevato profilo di sicurezza e l’efficacia di Seresto, che garantisce otto mesi consecutivi di protezione contro pulci, zecche e flebotomi (pappataci), vettori di malattie pericolose come, ad esempio, la leishmaniosi.
- Come ogni prodotto farmaceutico, anche il collare Seresto® può avere effetti collaterali che sono noti e opportunamente indicati come prescritto dalle normative. La sicurezza e l’efficacia di Seresto sonocostantemente monitorate e sottoposte a rigorosi controlli sia da parte delle autorità regolatorie internazionali sia attraverso continui processi interni di valutazione e controllo.
- Per noi è fondamentale rendere pubblici i dati e le valutazioni di terze parti che Elanco condivide direttamente con le autorità regolatorie e i legislatori, al fine di contribuire a chiarire eventuali informazioni errate, eventualmente diffuse anche dai media.
- Seresto rappresenta una soluzione utile e appropriata per la protezione degli animali. Sin dalla sua approvazione nel 2012, il tasso di segnalazione di tutti gli eventi correlati a Seresto è rimasto basso e in costante diminuzione: inferiore alle 0,2% a livello globale. In Italia l’incidenza è ancora minore.
- Riguardo agli Stati Uniti, la U.S. Environmental Protection Agency (EPA), con il supporto della Food and Drug Administration (FDA), ha confermato che il prodotto continua a soddisfare gli standard di sicurezza ed efficacia richiesti, come attestato da una revisione approfondita e pluriennale terminata nel 2023.
- L’EPA non ha mai dichiarato che l’utilizzo del collare abbia causato 1.700 decessi tra gli animali domestici. I documenti citati rappresentano dei dati grezzi provenienti da segnalazioni all’EPA e non riflettono né la causalità né i risultati delle indagini successive. Ulteriori approfondimenti hanno mostrato come non esista alcun collegamento comprovato tra l’utilizzo di Seresto e i decessi indicati.
- Le conclusioni dell’EPA sono in linea con quelle delle autorità internazionali: Seresto è approvato per l’utilizzo in oltre 80 paesi ed è consigliato da professionisti veterinari in tutto il mondo. La solida evidenza scientifica – dai dati raccolti prima dell’autorizzazione fino a oggi, inclusi i dati di sorveglianza post-marketing e l’ampio utilizzo di oltre 110-140 milioni di collari a livello globale – conferma la sicurezza di Seresto.
“Causa patologie e morte”: il famoso collare anti parassitario sotto l’occhio del ciclone – Per chi ha un cane, Seresto non è certo una novità: è uno dei collari antiparassitari più venduti e utilizzati al mondo. Proprio per questo, quando se ne parla in termini critici, l’attenzione sale immediatamente. A riportare il tema al centro del dibattito è stata Sabrina Giannini, giornalista da anni impegnata su ambiente e benessere animale, che nell’ultima puntata di Indovina chi viene a cena?, andata in onda sabato 13 dicembre su Rai 3, ha dedicato un servizio al prodotto. Il focus è sul collare realizzato dalla multinazionale tedesca Elanco, che ha acquisito il brevetto da Bayer Animal Health, e sul lungo elenco di segnalazioni arrivate dagli Stati Uniti riguardanti cani morti o gravemente ammalati dopo averlo indossato. Un racconto che mette insieme dati, testimonianze e documenti ufficiali, sollevando interrogativi che vanno ben oltre il singolo caso.

“Causa patologie e morte”: il famoso collare anti parassitario sotto l’occhio del ciclone
Il collare Seresto è progettato per la profilassi contro pulci, zecche e altri parassiti, e basa la sua efficacia su due principi attivi. Uno di questi è l’imidacloprid, un insetticida ampiamente utilizzato in passato anche in agricoltura. Ed è qui che iniziano le perplessità: nell’Unione Europea questa sostanza è stata vietata in ambito agricolo per i gravi rischi ambientali che comporta, in particolare per api e altri insetti impollinatori. Il punto non è fare un’equazione semplicistica, ma interrogarsi su quanto e come una sostanza considerata pericolosa in un contesto possa essere invece ritenuta sicura in un altro. Una domanda legittima, soprattutto alla luce delle segnalazioni che, nel tempo, hanno iniziato ad accumularsi oltreoceano.


Dagli Stati Uniti una lunga scia di segnalazioni
Le prime avvisaglie risalgono addirittura al 2015, quando negli Stati Uniti iniziano a emergere casi di effetti collaterali non riportati nel bugiardino del prodotto: dermatiti, problemi neurologici e, nei casi più gravi, la morte degli animali. La questione esplode pubblicamente nel 2021, con la diffusione di un report dell’EPA, l’agenzia federale per la protezione dell’ambiente, che collega l’uso del collare a quasi 1.700 decessi di cani. Il documento si basa su oltre 75 mila segnalazioni inviate dai consumatori, di cui quasi mille riguardavano anche disturbi riscontrati negli esseri umani. Le indagini vanno avanti, arrivando fino al Congresso americano, dove vengono ascoltate le testimonianze di persone che hanno perso il proprio cane. Un passaggio chiave arriva nel 2022, con un’audizione formale presso un sottocomitato della Camera, che mette in luce anche le criticità nella gestione delle segnalazioni da parte della stessa EPA e una scarsa trasparenza verso i consumatori.
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