Ora è ufficiale: Sandokan 2 si farà. Dopo gli ascolti più che convincenti della prima stagione, la Rai ha deciso di puntare ancora sulla saga della Tigre della Malesia, confermando una seconda stagione che vedrà nuovamente protagonista Can Yaman. Una scelta tutt’altro che sorprendente, visto l’entusiasmo del pubblico e l’eco mediatica del progetto. A raccontare cosa dobbiamo aspettarci è stata Elena Bucaccio, produttrice creativa della serie, che ha anticipato in un’intervista esclusiva a “Fanpage” alcuni elementi chiave del futuro di Sandokan. Le riprese partiranno a maggio 2026, mentre la messa in onda è prevista nel 2027, salvo imprevisti. Anche il formato resterà invariato: quattro puntate per un totale di otto episodi.
“Sandokan 2” si farà, la produttrice svela la data e anticipa: “L’amore con Marianna in crisi per un’altra”
Se c’è una certezza sulle nuove puntate, è che nulla sarà semplice per Sandokan e Marianna. La produttrice ha spiegato che il loro amore verrà duramente messo alla prova dall’ingresso di una nuova e importante figura femminile, definita sorprendente e decisiva. Una presenza che cambierà gli equilibri e porterà la storia su binari inediti. Non si tratta di un semplice triangolo sentimentale, ma di un elemento narrativo pensato per aprire una storia completamente nuova, più complessa e matura. «Posso dire che l’amore di Sandokan e Marianna sarà messo a dura prova perché ci sarà un’altra grande figura femminile che entrerà in questa storia. Una figura sorprendente», ha svelato Elena Bucaccio. Accanto alle novità, però, ritroveremo anche i personaggi centrali: Sandokan, Marianna, Lord Brooke e Yanez, pronti a evolversi ulteriormente. La seconda stagione non sarà una replica della prima, ma un vero rilancio, con temi ancora più ambiziosi legati a libertà, identità e responsabilità collettiva.
Can Yaman, la scelta giusta per la Tigre della Malesia
Secondo Elena Bucaccio, Can Yaman era Sandokan nel momento giusto. Quando il progetto ha preso forma, l’attore stava diventando sempre più popolare in Italia, ma soprattutto possedeva la fisicità, il carisma e quella miscela di forza e ingenuità necessaria per incarnare il personaggio. Yaman si è preparato in modo quasi maniacale: allenamento fisico, combattimento, danza, trasformazione corporea. Un impegno totale, che ha sorpreso anche la produzione. Non è stato un set semplice: mezzi importanti per la televisione italiana, ma inevitabilmente lontani dai budget dei colossi americani. Proprio per questo, il risultato è frutto di resistenza, passione e lavoro di squadra, elementi che hanno dato spessore alla serie e che torneranno centrali anche nella seconda stagione. «Can se n’è innamorato subito. Il progetto ha avuto varie fasi. Ci abbiamo lavorato prima con sceneggiatori americani, poi con sceneggiatori italiani. Can ha aspettato tanto prima di arrivare finalmente sul set. Ha tirato fuori dei lati del suo carattere e delle capacità attoriali che non avevamo ancora visto perché è proprio un secchione», ha confidato la Bucaccio.
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